Corriere della Sera

«Non parlate con nessuno» E i parlamenta­ri sfilano in silenzio

Vertice in un hotel di lusso (a differenza del 2013). «Se siamo cambiati? Certo»

- Di Alessandro Trocino

solito: «Siamo cambiati, certo, ma cinque anni fa anche voi eravate più aggressivi». Anche il sulfureo Alberto Airola è rilassato e con la consueta franchezza confessa uno scarso ecologismo: «Sono venuto in auto. Col cavolo che vengo in bici, mi stirano subito». Gli altri, i neofiti, arrivano in taxi («Dite a tutti di chiamare il 3570», ha ordinato il giorno prima Rocco Casalino), perché così scendono direttamen­te dalla porta d’ingresso dribblando i cronisti. Chi paga il taxi? «Se lo pagano da soli — commentano dallo staff — se lo possono permettere». Una signora con borsa griffata viene bloccata dalle telecamere: «Parlamenta­re? Macché, alloggio all’hotel. E questa borsa è mia: me la posso permettere, non ho bisogno del reddito di cittadinan­za». Battuta poco apprezzata dagli uomini dello staff e della security.

Qualche coraggioso arriva a piedi, come l’imprendito­re agricolo Saverio De Bonis, da Matera, con tanto di giornali sottobracc­io: «Dove andrò a vivere a Roma? Ho trovato un appartamen­to a Trastevere». Cinque anni fa spopolavan­o co-housing e foresterie low cost. Mario Giarrusso raccontava: «Non bisogna vergognars­i. De Gasperi divideva casa con un collega e avevano un cappotto in due».

Altri tempi. Ora c’è da governare e non c’è tempo per il pauperismo. E neanche per certi vezzi del passato, quando i neo parlamenta­ri M5S si facevano chiamare «cittadini», anzi «portavoce» dei cittadini. Ora una signora elegantiss­ima, con tacchi a spillo, risponde sprezzante: «Come mi chiamo? Chiamatemi onorevole». La vicenda

● Alle elezioni del 4 marzo, tra Camera e Senato sono stati eletti 339 candidati del Movimento. Nel 2013 furono 163

● Ieri tutti gli eletti si sono ritrovati per una prima riunione a Roma, presso il Grand Hotel Parco dei Principi, nel quartiere dei Parioli

L’«onorevole»

Una signora elegante risponde: «Come mi chiamo? Chiamatemi onorevole»

● Luigi Di Maio, capo politico, e gli altri vertici del Movimento hanno ribadito agli uscenti e ai nuovi eletti (circa un centinaio) tutti i dettagli sulla linea politica e sul comportame­nto da tenere, specie nella prima fase della nuova legislatur­a

● A governare la comunicazi­one è sempre uno staff guidato da Rocco Casalino, che anni fa divenne noto come partecipan­te al programma tv Grande Fratello

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy