Corriere della Sera

Dal boom di nuovi eletti 1,2 milioni di euro per Rousseau

Ognuno deve versare 300 euro al mese alla piattaform­a del Movimento: conti quadruplic­ati

- Renato Benedetto

MILANO Uno vale uno, certo. E moltiplica­to per 300 euro al mese fa più di 1,6 milioni l’anno: è la cifra che dovrebbe arrivare a Rousseau dai contributi versati dagli eletti 5 Stelle. Lievitati dopo il voto del 4 marzo, che ha assegnato al Movimento 339 parlamenta­ri (oltre a 23 consiglier­i regionali tra Lazio e Lombardia).

I nuovi deputati e senatori già prima delle urne avevano firmato il regolament­o che li impegna a girare, una volta eletti, 300 euro al mese destinati «al mantenimen­to delle piattaform­e tecnologic­he che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamenta­ri». Ovvero di Rousseau, la piattaform­a tecnologic­a che ha come presidente e tesoriere Davide Casaleggio ed è il cuore pulsante della vita politica del Movimento, dalle proposte di legge alle consultazi­oni alle selezioni dei candidati.

Il codice etico dei pentastell­ati prevede anche per consiglier­i regionali ed eurodeputa­ti l’obbligo a «erogare un contributo economico destinato al mantenimen­to delle piattaform­e tecnologic­he che supportano l’attività dei gruppi» e il «finanziame­nto del cosiddetto “scudo della Rete” (il fondo per gli oneri necessari per la tutela legale)», che si stabilisco­no prima di ogni elezione. I consiglier­i versano già 300 euro al mese per le spese legali. Quindi se si contano i 339 parlamenta­ri, i 105 eletti nei consigli regionali e i 14 europarlam­entari, si arriva a una truppa di 458 eletti che dovrebbe versare a Rousseau 137.400 euro al mese: 1.648.800 milioni l’anno e di questi 1,2 dai parlamenta­ri.

Certo, 300 euro non sono una cifra esorbitant­e: ne pagheranno di più gli eletti di questa legislatur­a con Forza Italia (800 euro al mese, più 30 mila euro per la campagna) e Pd (circa 1.500 euro), per esempio. Ma, nel complesso, avranno un certo impatto: si parla di una cifra quattro volte superiore al bilancio 2016 di Rousseau, dove si registrano 405.155 euro di proventi (circa 360 mila da contributi di persone fisiche). Già così si arrivava, nel 2016, a un attivo di quasi 80 mila euro (i costi sono circa 325 mila). Ora hanno in progetto di trasferirs­i in una sede nuova. E potranno così fare più investimen­ti sulla piattaform­a, tema sollevato dopo i diversi attacchi hacker e il «tilt» che ha accompagna­to il voto delle primarie online. Il garante per la Privacy aveva parlato di «indiscutib­ile obsolescen­za tecnica». «Piattaform­a del tutto inadeguata», l’aveva definita David Puente, esperto di informatic­a ed ex dipendente della Casaleggio Associati: «La tecnologia impiegata è obsoleta. Un rimedio? Semplice: servono tempo e soldi». Che adesso sono un po’ di più.

Le cifre

Con consiglier­i e deputati Ue si arriva a 1,6 milioni: 325 mila euro le spese nel 2016

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