Corriere della Sera

I racconti choc dei liceali in gita «Tutti sballati Alcol col prof»

- Andrea Arzilli

Sballo tra alcol, canne e ketamina, un anestetico per cavalli. Il racconto choc di alcuni ragazzi romani sulle notti in gita scolastica è stato mandato in onda da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del format Ecg in onda su Radio Cusano Campus. A parlare alcuni liceali della Capitale, tra i 17 e i 19 anni, intervista­ti dai coetanei dell’istituto di istruzione superiore Leon Battista Alberti. Le parole sono impression­anti: «Ho 19 anni, l’ultimo campo scuola l’abbiamo fatto a Monaco — ha raccontato un ragazzo —. Abbiamo fatto uso di droghe, molte persone si drogavano, io ho fatto uso in quei giorni di cannabis e ketamina. Volevamo prendere funghetti, ma non siamo riusciti a trovarli. La ketamina l’abbiamo portata dall’italia: ce la siamo messa tra le chiappe e l’abbiamo portata in aereo tranquilla­mente. I professori della droga non sapevano niente, ma due sere alcuni di loro sono venuti a ubriacarsi con noi ed è stato molto divertente. Quando andavamo in giro strillavam­o di notte, ci facevamo fionde di cocaina e ketamina, oppure facevamo canne spolverand­o la coca sulla canna». Un

Il clima

«I viaggi d’istruzione sono una festa, si va a spaccarsi in un altro Paese»

altro, della stessa classe, racconta la gita in Germania mentre in radio arrivano dozzine di messaggi di genitori allarmati: «Il clima nel viaggio d’istruzione è di festa. Per noi è una vacanza, partiamo con la voglia di spaccarci in un Paese che non è il nostro — ha confessato il liceale —. C’è l’adrenalina, la voglia di non farsi bere (arrestare ndr) dalle guardie. Abbiamo fatto molto uso di stupefacen­ti. Nella mia classe vanno di moda cannabis e ketamina. Sappiamo che può far male, ma non ci stai a pensare. Poi ci siamo alcolizzat­i, abbiamo usato altre sostanze, come la cocaina. In Germania è stato facile reperire dell’erba. L’abbiamo comprata vicino al campo di concentram­ento nei pressi di Monaco. Era ottima». Un diciassett­enne ha poi raccontato il suo viaggio d’istruzione a Capri: «Di giorno andavamo a fare le solite gite noiose ai musei, la sera andavamo nei locali a far casino. Bevevamo, fumavamo, ci siamo spaccati. C’era anche molta droga. I prof? Alcuni erano severi, altri ci offrivano da bere. A uno abbiamo fatto provare la cannabis, molto divertente. Poi al più bravo della classe abbiamo disegnato in faccia svastiche e piselli».

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