Corriere della Sera

«I bimbi non vaccinati sono 30 mila». Oggi scade il termine

La legge prevede che i piccoli da 0 a 6 anni non possano frequentar­e asili nido e scuole dell’infanzia

- Valentina Santarpia

La scadenza definitiva (o quasi) è arrivata: entro oggi le famiglie devono presentare la documentaz­ione alle scuole per dimostrare che i propri figli sono stati sottoposti ai vaccini obbligator­i. Naturalmen­te la vera scadenza sarà lunedì, visto che di sabato molti istituti sono chiusi, ma la sostanza non cambia. Non ci sono deroghe, come qualcuno aveva mal inteso, ma ci sono Regioni che, avendo aderito alla procedura semplifica­ta, di fatto permettera­nno alle famiglie di avere qualche giorno in più per aderire. In Veneto, Piemonte, Emilia-romagna, La scheda

● Nelle Regioni che si sono dotate di una anagrafe vaccinale sono Asl e scuole a scambiarsi i dati: i genitori non devono consegnare la documentaz­ione Lazio, Toscana, Marche, Liguria, Lazio, Valle d’aosta, Sicilia, e nelle province di Trento e Bolzano, grazie all’aggiorname­nto delle anagrafi vaccinali, è possibile infatti lo scambio diretto di dati tra Asl e scuole. Quindi i genitori non devono materialme­nte portare la documentaz­ione, ma saranno i dirigenti scolastici, entro il 20 marzo, a verificare chi non è in regola e a chiamare le famiglie per capirne le intenzioni. Entro ulteriori 10 giorni (così si arriva al 30 marzo) il preside dovrà depositare la documentaz­ione completa. Entro il 30 aprile, infine, le scuole trasmetter­anno tutto alle Asl.

I bambini tra 0 e 6 anni non vaccinati regolarmen­te entro il 10 marzo, in ogni caso, dovranno lasciare asili nido e scuole dell’infanzia, anche se potranno rientrare nel caso in cui i genitori si adeguino alla legge. Gli altri, dai 6 ai 16 anni, continuera­nno a frequentar­e, ma per le famiglie scatterà una multa dai 100 ai 500 euro. Ma quanti sono i bambini non in regola? Quantifica­rli è complicato, perché il ministero della Salute non ha i dati aggiornati. Secondo il past president della Società italiana di Igiene, Carlo Signorelli, si tratta di 30 mila bambini: circa l’1% dei 3 milioni di minori tra 0 e i sei anni. Ampliando la platea alla fascia di età 0-16, secondo Fausto Francia, presidente della Società italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, non si vaccineran­no tra gli 80 mila e i 100 mila tra bambini e ragazzi.

I dati sparsi dalle Regioni riflettono quest’andamento. In Lombardia sono 20 mila i bambini tra 0 e 6 anni non in regola, a Milano se ne segnalano 40, in Toscana la stima è di 13 mila, in Puglia di 5 mila. Tutte le Regioni segnalano un aumento delle coperture: Roma e Lazio parlano del 97%, la Basilicata del 98%, l’umbria del 95%. «L’adesione vaccinale è stata buona», conferma Francia. Aree critiche? Rimini e il Trentino-alto Adige.

Le regioni

I dati locali segnalano un aumento delle coperture. Aree critiche Rimini e Alto Adige

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