Corriere della Sera

Gli «over»: la terza età? A volte la vita migliora

Imelda Staunton: succedono anche cose terrifican­ti, quello che conta è sapersi rialzare

- Paola De Carolis

A una festa, davanti a tutto il vicinato, scopri che il marito con il quale hai condiviso i sogni e i progetti di una vita ti tradisce. Un momento e tutto cambia. Il futuro ti crolla davanti agli occhi. Come si trova, tra le macerie delle proprie aspettativ­e, la forza di voltare pagina, soprattutt­o nell’età della pensione? Per Imelda Staunton, protagonis­ta del Ricomincio da noi, un film divertente e a tratti commovente che parte da questa premessa, «il segreto è capire che non importa quante volte scivoli, ma come ti tiri su».

A 62 anni è più spiritosa ed energica di persona di quanto appaia sul grande schermo. A giudicare dagli occhi ridenti sembra impossibil­e che abbia toccato con mano i problemi che nel film affronta Lady Sandra, il suo personaggi­o. Le delusioni, se ci sono state, non hanno lasciato segni, ma forse è lo spirito a cancellare le tracce dell’amarezza. «A noi over succedono cose terrifican­ti per le quali non siamo mai pronti — sottolinea —. Perdiamo amici, compagni, carriere. È inevitabil­e, fa parte della vita, ma reagire è essenziale». Lei, spiega, è una realista. «I realisti soffrono ma poi si asciugano le lacrime, si rimboccano le maniche e vanno avanti».

«È un problema universale — sottolinea —. Ogni età ha i suoi crocevia. Da giovani “capita” che la vita di coppia o i figli ci impediscan­o di vivere al ritmo che avevamo previsto. All’improvviso la realtà cambia. C’è più tempo per progetti e sogni nel cassetto. A volte l’agente catalizzat­ore può essere tutt’altro che piacevole. Nel film non è solo Lady Sandra a doversi rimettere in discussion­e. È una qualità che apprezzo, questo trattare temi forti con un tocco di humour. Se riesci a far sorridere la gente, riesci anche a farti ascoltare».

Ascoltarla e sorridere non è difficile, e non solo per via di un’autoironia tutta British che le viene naturale («Celia ed io — precisa a proposito della coprotagon­ista Celia Imrie — siamo amiche dal diciassett­esimo secolo, ci siamo conosciute ai provini della scuola di recitazion­e»).

L’impression­e è che Staunton abbia trovato e adottato una filosofia di vita pragmatica e allo stesso tempo aperta ad ogni possibilit­à. «Come attore le delusioni fanno parte del mestiere e puoi scegliere. Puoi disperarti perché non hai avuto la parte del protagonis­ta o puoi decidere di farti andare bene un ruolo minore. Per me non lavorare è sempre stato inconcepib­ile così ho apprezzato parti piccole e grandi».

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Attrice Un’immagine di Imelda Staunton, protagonis­ta di «Ricomincio da noi»

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