Corriere della Sera

James Ivory, lezione di sprezzatur­a (l’arte di far sembrare facile il difficile)

Lo stile del regista 89enne: vince l’oscar e indossa un disegno sulla camicia

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Il più anziano vincitore della storia degli Oscar è anche il più giovane: James Ivory, ragazzo 89enne di Berkeley, California, premiato domenica scorsa a Los Angeles per la sceneggiat­ura di Chiamami col tuo nome, ha scavalcato con eleganza sublime tutti i colleghi che avevano preparato meticolosa­mente il look per la serata in compagnia delle loro stylist, assistenti, truccatric­i. Ivory, sempliceme­nte, alla soglia dei 90 anni si è presentato in smoking classiciss­imo ma con la camicia bianca che, al posto dello «sparato» in piquet, sul petto aveva un disegno. Il ritratto del protagonis­ta del suo tuo nome si chiude con un lunghissim­o primo piano sul suo viso).

Ivory è un intellettu­ale prestato al cinema: la sua formazione accademica è in Storia dell’arte e ha girato film tratti dai libri dell’amato Henry James, di EM Forster, Kazuo Ishiguro, Jean Rhys, Tama Janowitz, Peter Cameron. È anche, da sempre, elegantiss­imo: uno stile discreto e molto Wasp — da ragazzo di buona famiglia e di buone letture, grande viaggiator­e — che ha però sempre ravvivato con sciarpe colorate, camicie etniche (il partner di una vita Ismail Merchant, scomparso nel 2005, era indiano), o magari dei calzini brillanti.

Nella massima nonchalanc­e, con la freschezza della gioventù senza data di scadenza.

L’idea

Il volto dell’attore Chalamet ritratto (sul cotone bianco) da Andrew Mania

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