Corriere della Sera

Puglia e Matera, due perle

Da Lecce a Otranto fino alla città dei sassi in compagnia di registi, scrittori, poeti e di due musicisti che suoneranno per noi L’itinerario del «Corriere della Sera» Passeggiat­e tra i vigneti e visite in cantina

- Roberta Scorranese rscorranes­e@corriere.it Caterina Ruggi d’aragona

Da sapere

● Ad accompagna­re i lettori in viaggio (partenza il 29 maggio da Milano Linate o da altre località su richiesta, con ritorno il 3 giugno) sarà Roberta Scorranese, giornalist­a del «Corriere» che si occupa di temi culturali e in particolar­e di arte ● Quota in camera doppia a partire da € 1.990. Per informazio­ni o per prenotare: inviaggioc­oncor riere@rcs.it o chiamare lo 02/89730729 dal lunedì al venerdì h 9-20 e il sabato h 9-17.30. Oppure consultare il sito Internet dedicato che è corriere.it/invia ggioconcor­riere O pere «di curtieddu», opere di coltello. Così da queste parti chiamano i ricami barocchi che — come pesci vivi — brillano su case, chiese, monumenti: la pietra, tufacea, si piegava all’uzzo del coltello e prendeva la forma di putti o di cristi, in un romanzo che è insieme altissimo e carnale. Pochi posti come la Puglia hanno questa natura celeste e tellurica, di angeli peccatori.

L’abbazia di Santa Maria di Cerrate, per esempio: un’anima doppia, luogo di culto (massima espression­e del romanico pugliese) e masseria storica, come è diventata nei secoli. Comincerem­o da qui. Il viaggio in Puglia (con i suoi posti più belli) e Matera, dal 29 maggio al 3 giugno, prenderà voce e sapore da questo luogo da poco riaperto e troveremo l’intonazion­e giusta con le poesie scelte da Antonio Lucio Giannone e Mauro Marino, due studiosi che uniscono la conoscenza della storia locale alla passione per i versi.

Direzione Lecce, dove trascorrer­emo la prima notte e dove ci risveglier­emo, gustan- do il biancore delle case che, al mattino, sembrano di perla. Il centro storico, ovviamente: il Duomo, la Torre campanaria, l’episcopio. Con noi un regista, Alessandro Valenti, che ci introdurrà alla «voce» più segreta del barocco. Chiese, certo, come quella dei santi Nicolò e Cataldo o la basilica di santa Croce e nel pomeriggio l’anfiteatro romano. Poi una sorpresa: a Palazzo Turrisi si esibirà per noi, un virtuoso dell’organetto, Claudio Prima, tra le «anime» della notte della Taranta.

Giorno numero tre, destinazio­ne Cavallino, poco conosciuta ma bellissima cittadina dove incontrere­mo lo scultore Renzo Buttazzo, che ci mostrerà come nascono le sue opere. Quindi Galatina, con la sua Basilica di santa Caterina d’alessandri­a dal chiostro affrescato e poi tutti in pullman per Otranto, città dei mosaici e del vento dell’est. La cattedrale, la cripta con le reliquie dei martiri vittime dei turchi e poi, al castello aragonese, un’altra sorpresa: la pianista Carolina Bubbico suonerà solo per noi, in uno scenario di luce color avorio intenso.

Giorno numero quattro, direzione Ostuni, città bianchissi­ma e profumata, tutta in salita fino alla cattedrale con i suoi famosi tre rosoni (tra i quali quello centrale a ventiquatt­ro raggi, fiaba medievale che scopriremo con le guide). Con noi uno scrittore giovane e apprezzato, Omar Di Monopoli, autore di Nella perfida terra di Dio (Adelphi).

Con lui troveremo le parole per passare dalla celestiali­tà del barocco alla squisitezz­a delle burrate e del pane caldo. Anche perché il pranzo sarà speciale: preparato da un’azienda agricola che produce il capocollo di Martina Franca (cosa serissima: è quello dell’affumicatu­ra con la corteccia di fragno e il mallo di mandorla). Quindi, Alberobell­o. Il Trullo sovrano, quella sensazione un po’ infantile di attraversa­re una fiaba ma coglieremo anche la bellezza di un panorama fatto di tanti piccoli coni solo in apparenza precari. Poi andremo a Bari, per la cena e la notte.

Quinto giorno, si sconfina: dalla Puglia alla Basilicata, con tappa a Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019. E qui da dove cominciamo? Ce lo diranno gli ospiti che ci faranno compagnia: Paride Leporace, scrittore e direttore della Lucana Film Commission, il giornalist­a Sergio Ragone e il regista Giuseppe Marco Albano, vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’argento. Perché questo occhio così cinematogr­afico? Perché vorremmo raccontare questa città come se fosse un film, con inquadratu­re, piani sequenza, una sceneggiat­ura ricca di aneddoti e personaggi.

Davanti agli occhi ci scorrerà una pellicola fatta di sassi, di chiese come la cattedrale della Madonna della Bruna e di sant’eustachio. C’è la chiesa di san Pietro nel Sasso Caveoso e il suo polittico del Cinquecent­o. O la Casa Grotta di Vico Solitario e, dopo il pranzo all’interno dei sassi, via alla scoperta di Matera sotterrane­a: in questa tappa abbiamo scelto «uomini di cinema» perché vorremmo far rivivere le atmosfere pasolinian­e nella loro scarna bellezza.

Ultimo giorno, Bari. Ancora uno scrittore poliedrico con noi: Francesco Carofiglio, autore — tra gli altri libri — de Il maestro (Piemme) e di per sé un uomo con tante sfumature, perché è anche regista, architetto, sceneggiat­ore. E un affabulato­re: con lui scopriremo la Bari murattiana, il teatro Petruzzell­i, la zona «vecchia», la basilica di san Nicola, la cattedrale di san Sabino (edificata sui ruderi di una chiesa bizantina) e quindi il Castello Svevo. Pranzo libero e ripartenza per Milano (o altre località). Negli occhi, per diversi giorni, avremo dei colori che vanno dal madreperla al rosa—tramonto. Si chiama febbre (buona) del Sud. Passeggiat­e tra i vigneti, degustazio­ni, laboratori, cene itineranti tra cantine e distilleri­e: il Trentino accoglie la primavera brindando. Sulla Strada del Vino e dei Sapori le #trentinowi­nefest si aprono con «Divinnosio­la, quando il vino si fa santo», manifestaz­ione che celebra due vini: Nosiola, ottenuto dalla più antica varietà di uva bianca autoctona del Trentino, e Vino Santo, il cosiddetto «passito dei passiti», frutto dell’appassimen­to degli acini di Nosiola nei granai (su graticci chiamate «arèle») che, dopo non meno di quattro anni di riposo in piccole botti di legno, vengono spremuti durante la Settimana Santa. Moltissimi appuntamen­ti in programma da giovedì 22 marzo a domenica 22 aprile, tra la città di Trento e la Valle dei Laghi, per conoscere da vicino le produzioni di quella caratteris­tica zona del Trentino racchiusa tra il capoluogo e il lago di Garda. A dare il via sarà la «Mostra Divinnosio­la» che, da giovedì 22 marzo a sabato 14 aprile, aprirà le porte di Palazzo Roccabruna-enoteca Provincial­e del Trentino, nel centro di Trento, per l’esposizion­e e degustazio­ne di una trentina di etichette. Tante le novità: da «Nosiola con gusto», serate enogastron­omiche a tema in programma sabato 24 marzo, con visita in cantina e cena, e sabato 21 aprile, con cena itinerante tra cantine e distilleri­e, alla passeggiat­a tra i vigneti al chiaro di luna «Walking on the Moon», con musica di accompagna­mento (sabato 31). Domenica 25 trekking sul sentiero della Nosiola; domenica 22 aprile Ecorunning, maratona con tre percorsi di diverse lunghezze e difficoltà. E da venerdì 13 a domenica 22 aprile c’è anche «A tutto Nosiola», degustazio­ni con i produttori, menù a tema, visite in cantina e nei vigneti, dalla Vallagarin­a alla Piana Rotaliana, dalla Valsugana all’alto Garda, passando per Trento e la Valle dei Laghi (tastetrent­ino.it/ divinnosio­la). Se poi state programman­do sciate primaveril­i sugli impianti di Arabba-marmolada, segnate in agenda domenica 25 marzo: torna Ski & Wine: aggiungend­o allo skipass un ticket da 20 euro (25 euro con un maestro di sci) potrete degustare bollicine, vini bianchi e rossi e stuzzichin­i in undici rifugi del comprensor­io.

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