«Lui è sparito» O a sparire è lei? La domanda senza risposte
Lui che non chiede di uscire. Lui che non richiama. Lui che sparisce il giorno dopo la prima volta. Lui che non si comporta come dovrebbe. O meglio, come vorrebbe una donna. A questo tipo di racconti siamo abituate, dalle chiacchiere fra amiche ai film e ai libri (con esiti diversi, però: al cinema e nella letteratura spesso c’è il lieto fine, nella vita reale…no). Per questo, quando ho letto la storia di Stefano, 53 anni, sono rimasta stupita: eccolo qua, il punto di vista di un uomo sulle relazioni fallimentari. No, il suo non è un atto di difesa per spiegare cosa c’è dietro sparizioni, appuntamenti mancati e gelo post prima notte insieme. Stefano racconta le sue esperienze con quelle che definisce GCM, «giovani, carine e maleducate». Che danno buca all’ultimo, si fanno offrire la cena ma il giorno dopo non scrivono e quando lo fai lui rispondono a monosillabi. Le stesse identiche accuse che molte ragazze fanno agli uomini. E quindi, chi ha ragione? Sospetto tutti e nessuno. Stefano si chiede perché la lei di turno non si faccia viva il giorno dopo il primo appuntamento, ma sono pronta a scommettere che anche lei guardi nervosa il cellulare chiedendosi perché mai non ha ancora ricevuto un messaggio da lui. Quando lui, magari dopo due giorni e stufo dell’attesa, finirà per farlo lei sarà già così arrabbiata da rispondere con gelo. Chi sbaglia? La risposta non esiste, la domanda è sbagliata. Non conta chi «sbaglia», conta che tra giochetti, orgoglio e tecnologia (che consente facilmente di sbagliarsi, mal interpretando per esempio «lui/lei che è sempre online ma non mi scrive mai») ci giriamo intorno senza trovarci mai. Quando sarebbe più semplice fermarci, guardare in faccia l’altro e dirgli (e dirci): mi piaci. Oppure no. gretascl