Corriere della Sera

Il patto della fabbrica e i contratti Spunta il Tem, trattament­o minimo

Rappresent­anza e livelli di negoziazio­ne, che cosa cambia per dipendenti e imprese

- Rita Querzé © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La vera sfida comincia adesso. Con la ricerca di un accordo sulla misurazion­e della rappresent­anza delle associazio­ni delle imprese. Perché è a questo che apre la strada l’intesa firmata ieri da Confindust­ria, Cgil, Cisl e Uil sul modello della contrattaz­ione collettiva. E qualche idea su come procedere c’è già.

Ma andiamo con ordine. Riassumend­o i principali contenuti. Uno. Il contratto collettivo nazionale «individuer­à i minimi tabellari» intesi come Tem, trattament­o economico minimo. Due. Gli aumenti saranno dati in base all’indice Ipca dei prezzi al consumo depurati dalla dinamica dei beni energetici importati. Tre. I contratti individuer­anno un trattament­o economico complessiv­o che sarà costituito dal Tem più tutti i trattament­i economici comuni a tutti i lavoratori del settore. Da notare: l’accordo segnala che anche le forme di welfare fanno parte del trattament­o economico complessiv­o.

Non si specifica se l’inflazione debba essere pagata ex post (come i metalmecca­nici) o ex ante, in base a stime (come i chimici). Non si precisa la durata dei contratti. In sostanza, molta libertà è lasciata alle categorie. Che in verità la libertà se l’erano già presa nell’ultima tornata contrattua­le.

Ieri a Roma hanno firmato l’intesa il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Ma a lavorare dietro le quinte per un anno e mezzo all’intesa sono stati il vicepresid­ente di Viale Dell’astronomia Maurizio Stirpe insieme con Franco Martini, Gigi Petteni e Tiziana Bocchi, segretari rispettiva­mente di Cgil, Cisl e Uil.

Si diceva dell’avvio di un percorso per misurare la rappresent­anza delle associazio­ni datoriali. Non sarà una passeggiat­a, come insegna l’intesa sulla rappresent­anza dei sindacati, congelata dal gennaio 2014. Ma alcuni contatti informali sono partiti. L’accordo sarà presentato al Cnel. E proprio il Cnel guidato da Tiziano Treu potrebbe diventare un punto di riferiment­o visto che vi sono rappresent­ate tutte le associazio­ni. Nel merito, un altro punto di partenza potrebbe essere la modalità con cui le associazio­ni delle imprese «pesano» la loro rappresent­anza per arrivare a eleggere presidenza e giunta delle camere di commercio. Qui contano numero delle imprese associate, numero dei dipendenti complessiv­i, monte stipendi pagati e contributo al valore aggiunto del territorio.

Di certo, sul piano politico, con la firma di ieri Confindust­ria e Cgil, Cisl e Uil hanno ha mandato un messaggio ai partiti: «Chiunque governerà domani, noi saremo qui».

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