Dazi, vertice a Bruxelles con gli Usa
Federacciai: aziende molto colpite. Londra chiede l’esenzione. L’auspicio di Gentiloni
Le proposte del presidente Usa sui dazi
La tassa sulle importazioni di:
Acciaio
Chi produce più acciaio 2017, milioni di tonnellate Cina 831,7 Giappone 104,7 India 101,4 Stati Uniti 81,6 Russia 71,3 Corea del Sud 71,1 Germania 43,6 Turchia 37,5 Brasile 34,4 O R DEM E
PROG
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Italia 24,0
Sebbene speri nel dialogo, per essere esentata dai dazi americani sull’import di acciaio (25%) e alluminio (10%) varati giovedì del presidente Donald Trump, l’europa si prepara alla guerra commerciale con gli Stati Uniti. E’ una prospettiva che non piace a nessuno e rischia di frenare la crescita robusta e sincronizzata in atto in gran parte del mondo, per la prima volta da un decennio. Anche in Italia, dove ieri è scesa in campo Federacciai, per ricordare che il nostro Paese nel 2017 ha esportato negli Usa circa 500 mila tonnellate, per circa 700 milioni di dollari di fatturato, l’11,5% del totale europeo. «Stiamo valutando la ripercussione sulle imprese italiane, ma è chiaro che ci sono aziende molto colpite, come per esempio la Valbruna, che esporta oltre 40 mila tonnellate di acciaio inossidabile negli Usa», ha detto il presidente Antonio Gozzi.
Il dialogo continua a essere «la prima opzione», ha sostenuto la commissaria Ue al Commercio, Cecilia Malmström, che oggi a Bruxelles incontrerà il capo negoziatore per il commercio Usa Robert Lighthizer, con l’obiettivo di salvare l’europa, «stretto alleato degli Usa», dalle nuove misure protezionistiche che per ora esentano Canada e Messico con cui sta rinegoziando il trattato del Nafta. La Commissione, però, sta preparando «le contro misure» (per 2,8 miliardi di euro), pur augurandosi di «non doverle usare», ed è pronta a «portare gli Usa davanti al Wto», avverte Jyrki Katainen, vice presidente dell’esecutivo comunitario.
Sul dialogo - non solo con gli Usa ma anche «con i Paesi colpiti come la Cina» - insiste la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, preoccupata perché i dazi sono «svantaggiosi per tutti» e «nessuno può vincere fino in fondo». Da Parigi, il ministro dell’economia Bruno La Maire twitta che «una guerra commerciale farà solo vinti» e spiega che «con i partner europei valuteremo le conseguenze per le nostre industrie e le risposte da dare». E da Roma, il premier italiano Paolo Gentiloni, al telefono con il presidente della Commissione Jean-claude Juncker, sollecita «una posizione comune nel prossimo Consiglio europeo». Ma Londra, anticipando di fatto la Brexit, ha già chiesto agli Usa l’esclusione dai dazi. Mossa irrituale, visto che fino all’addio, la Gran Bretagna fa parte dell’unione. per cento
Il dazio imposto dagli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio. Il dazio sull’alluminio è invece pari al 10%. Solo Canada e Messico per ora sono stati esclusi dai dazi