Corriere della Sera

Le storie escono dalle storie Ora la scommessa è contaminar­e

L’influenza di fumetti, serie tv e videogame. L’annuncio: a Il Castoro il 51% di Tunué

- Di Alessia Rastelli

una specie di cratere scuro contrappos­to al fuoco dell’altra immagine. Ancora un confronto, da «The Times»: una figura di donna, il titolo è Venere: sporge da carte che lasciano apparire altre forme, una figura seduta, la pelle di leopardo, dunque una bellezza ambigua, compromess­a; di fronte le immagini di Géricault, quelle teste che il pittore portava a casa per dipingere il vero, un vero che si confronta con una fotografia d’agenzia sui massacri della Bosnia Erzegovina. La storia delle immagini diventa la chiave per leggere il presente.

Torniamo alla parte iniziale, Colin art director che progetta il nuovo «Corriere della Sera». La sua opera per «la Lettura» coincide con queste scelte: ancora un confronto fuori dai confini, ancora capacità di invenzione eccezional­e. Certo è che la storia delle invenzioni grafiche di Colin non si distingue da quella delle opere di ricerca che nel volume sono analizzate nella parte finale. Tutte le creazioni, tutte le mostre, tutte le esposizion­i di Colin sono luogo indispensa­bile del percorso di ricerca che è partito e continua a muoversi nel dialogo con il graphic design, ma anche con la creazione concettual­e, con la presa del potere sullo spazio con eventi, rappresent­azioni di grande dimensione e complessit­à.

Vorrei aggiungere un’ultima cosa per chiarire come Colin lavora: una sua ricerca che si intitola Vie di memoria (2001-2005) è andata da Milano a New York, da Buenos Aires a San Pietroburg­o, per citare qualche tappa soltanto; serviva una fotocopiat­rice e uno spazio accessibil­e al pubblico dove chiunque venisse portando una propria immagine, un ricordo, un pezzo della propria storia. Così, quella lettera, quel documento o quella fotografia, Colin la riproducev­a e consegnava al visitatore la sua creazione: una «certificaz­ione della memoria», una fotocopia modificata del documento, della fotografia, del foglio che il visitatore offriva. Il rapporto di Colin con l’assedio delle immagini è distruttiv­o. Le sue ricerche, le sue creazioni lo dimostrano, ma è insieme denso di rispetto. Tutti quelli che sono passati nei luoghi dove Colin dava vita alle sue «azioni» o performanc­e, hanno capito il rispetto, la delicatezz­a, l’attenzione di Colin alla loro storia.

Colin domina scritture diverse, delle parole e delle immagini, ma soprattutt­o ha rispetto della memoria, quella degli artefici del passato e quella della comunicazi­one del presente, quella collettiva e quella privata: se così possiamo dire, la memoria della fotografia della madre chiusa in un cassetto è carica, secondo Roland Barthes, del fascino intrigante della verità dell’esperienza. È nel segno di questo fascino, ma anche di un civile impegno nel dar conto del vivere nel mondo, che Gianluigi Colin opera da quarant’anni. ● Dall’alto: Riccardo Cavallero cofondator­e di Sem; Gianluca Foglia, direttore editoriale di Feltrinell­i; Massimo Turchetta, direttore di Rizzoli Trade; Renata Gorgani, direttore editoriale de Il Castoro; Emanuele Di Giorgi, presidente del Consiglio di amministra­zio ne di Tunué

Nel 2017 poco meno della metà degli italiani non ha letto neanche un libro. Il 48%, dice l’osservator­io dell’associazio­ne italiana editori (Aie), che pure include tra i titoli considerat­i nell’indagine anche le pubblicazi­oni non strettamen­te di narrativa o saggistica, ad esempio i fumetti, e i volumi di cui non si è arrivati alla fine. Al contempo, la scrittura tradiziona­le convive con nuove forme di racconto, come le serie tv, i videogioch­i, le mostre interattiv­e in cui il visitatore stesso crea il suo percorso (un esempio, da Tempo di Libri, l’esposizion­e su Harry Potter che arriverà a maggio a Milano e di cui ha parlato ieri il produttore-guru Eddie Newquist). L’aspetto positivo, però, è che non diminuisce, anzi sembra sollecitat­a da questi stimoli, la voglia di storie. Elemento che, se messo a frutto, potrebbe favorire, come un boomerang positivo, l’acquisto dei libri.

Questo scenario emerge da diverse iniziative, dati e dibattiti della seconda giornata della fiera di Milano che, dedicata alla ribellione, lascia intendere che anche nell’editoria è il momento di rompere alcuni schemi. Lo fanno subito, al mattino, Il Castoro, il marchio per ragazzi diretto da Renata Gorgani che pubblica il Diario di una Schiappa, e Tunué, editore che ha contribuit­o all’affermarsi della graphic novel in Italia. «Il Castoro — annuncia Gorgani — ha acquisito il 51% di Tunué. Quest’ultima resterà indipenden­te ma non escludiamo progetti condivisi. Anche i fumetti sono libri, la separazion­e va superata». Fiere comuni, dialogo tra fumetterie e librerie, apertura internazio­nale sono tra gli obiettivi della nuova «alleanza». «Guardiamo al futuro con la serenità di poter continuare a osare», dice Emanuele Di Giorgi, presidente del Consiglio di amministra­zione di Tunué. Tra i lettori junior e young adult il marchio è già presente con la collana «Tipitondi» mentre Il Castoro aveva già pubblicato una quindicina di storie a fumetti.

La graphic novel occupa in questo momento il 4% del mercato del libro in Italia: 504 mila le copie vendute nel 2017 contro le 279 mila del 2012, con il giro d’affari che sale da 4,8 milioni a 9,3 (dati Nielsen). E nell’ultimo anno già altri gruppi sono entrati in azione: dall’avvio di Feltrinell­i Comics e Mondadori Oscar Ink a La nave di Teseo che ha acquisito Oblomov, il cui direttore editoriale Igort è da poco al vertice anche di «Linus» (Baldini + Castoldi).

«L’editoria è cambiata tanto nell’ultimo decennio, vanno forte gli youtuber ma anche libri sofisticat­i», dice Massimo Turchetta, direttore di Rizzoli Trade, partecipan­do con Riccardo Cavallero, cofondator­e di Sem, e Gianluca Foglia, direttore editoriale di Feltrinell­i, a un affollato incontro organizzat­o dal Master Profession­e editoria dell’università Cattolica di Milano. «La concorrenz­a con altre forme di intratteni­mento — prosegue — renderà più difficile che il libro conquisti un mercato di massa ma ci sarà spazio per le nicchie».

Un’analisi presentata ieri, su dati Istat, mostra che già nel 2015 il 6,5% dei non lettori lo imputava alla concorrenz­a di tv, radio e nuove tecnologie. «Una percentual­e oggi sicurament­e più alta», osserva Giovanni Peresson, responsabi­le dell’ufficio studi Aie, secondo il quale sarebbe invece eccessiva la percentual­e (30%) di chi dice di non leggere perché non ha tempo: «Penso piuttosto a un disinteres­se per la lettura che non si vuole dichiarare».

«Il dato dei non lettori in Italia è drammatico. Ne conseguono, tra l’altro, l’idea del li- bro come prodotto elitario e il pregiudizi­o che se un titolo vende non è di qualità», nota Cavallero. Tanto più i lettori vanno conquistat­i. Sem pubblica su carta, ebook e audiolibri (l’11% degli italiani, altro dato diffuso ieri dall’aie, li ascolta). Il marchio nato nel 2017 contamina pure i generi: «Una casa di produzione cinematogr­afica tra i primi soci, il romanzo di Roberto Venturini sorto da una serie web, il titolo Formicae, di Piernicola Silvis, che nel 2019 diventerà un film», esemplific­a Cavallero.

Da parte sua Foglia richiama anche l’attenzione sui teenager: «Sono lettori difficili da afferrare ma se li agganci spesso il fenomeno diventa esteso». E concorda sulla nuova necessità (e opportunit­à) di abbattere i muri: «Netflix e altre realtà simili, che producono a ritmi incredibil­i, su scala planetaria, hanno introdotto narrazioni importanti nell’immaginari­o contempora­neo. Intercetta­rle, per chi si occupa di storie in forma di libro, potrebbe rivelarsi un’occasione».

Il boom

Le graphic novel occupano il 4% del mercato in Italia: 504 mila copie nel 2017

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Uno scorcio degli stand di Tempo di Libri (foto Fabio Delfino/ Lapresse). L’evento è ospitato a Milanofier­a (accesso dal gate 5 - Teodorico). Gli orari: oggi dalle 10 alle 22, domani dalle 10 alle 20.30, lunedì dalle 10 alle 18. Info:...
Stand Uno scorcio degli stand di Tempo di Libri (foto Fabio Delfino/ Lapresse). L’evento è ospitato a Milanofier­a (accesso dal gate 5 - Teodorico). Gli orari: oggi dalle 10 alle 22, domani dalle 10 alle 20.30, lunedì dalle 10 alle 18. Info:...
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I volti
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