Dopo i Giochi la Coppa Il mondo è di Michela
Dopo l’oro alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud, Michela Moioli completa la stagione perfetta vincendo la Coppa del mondo di snowboard cross. È la seconda volta che la 22enne bergamasca trionfa in coppa.
Vola Miky nel cielo di Mosca. L’oro olimpico come una stella polare a guidarla in una gelida notte da favola sul tetto del mondo, la festa continua. A meno di un mese dall’impresa coreana Michela Moioli si prende la Coppa di snowboard cross con una gara d’anticipo. L’aveva già vinta nel 2016, ma ora ha tutto un altro gusto. Perché arriva al termine di una stagione perfetta, dove la ragazza di Alzano Lombardo ha dominato con i muscoli e con la testa. Da bambina, spinta da mamma Fiorella, abbandonò gli sci per provare a diventare la regina della tavola. A 22 anni la metamorfosi è completa, l’amica Sofia Goggia, compagna di ori e di allenamenti, le rende omaggio: «Chi porta a casa il “Coppone”? Sono fiera di te».
Miky è più forte degli infortuni che quattro anni fa le avevano rovinato i Giochi a Sochi, è impermeabile alle pressioni e da Pyeongchang è tornata ancora più sicura e affamata. Nemmeno i colpi di scena la frenano: ieri mentre saliva sul podio con il titolo già in tasca (grazie al secondo posto dietro alla campionessa uscente Eva Samkova) gli organizzatori la richiamano bruscamente. Gara da ripetere, i giudici accolgono il reclamo della rivale Chloe Trespeuch e delle sue colleghe francesi per un guasto al cancelletto di partenza. Nel «replay» il terzo posto basta a chiudere definitivamente il discorso: la Coppa è sua.
«Me la sono dovuta meritare tre volte, anche durante la prima discesa (quella invalidata, ndr) mi hanno fermato subito perché il gate non si apriva e sono dovuta ripartire. Ma sono riuscita sempre a resettare tutto e non ho mai mollato». Rimettere gli scarponi e l’attrezzatura mentre si preparava a festeggiare «è stata un’esperienza devastante». «Sono felice ma esausta: è stata un’annata lunga in cui sono sempre andata forte e ho mantenuto la giusta tensione. Però meglio di così non potevo chiedere». Più dura la Russia o la Corea? «È più facile vincere una gara singola alle Olimpiadi che una Coppa del Mondo in cui servono un gran lavoro di squadra e costanza. Per questo la dedico al mio team».
Felice ed esausta «Meglio di così non poteva andare. La Coppa è più difficile delle Olimpiadi»
A casa preparano la festa bis: Michela si ricaricherà passeggiando con il cane Rocco nelle amate valli bergamasche, e chissà se suonerà ancora l’ukulele che l’ha accompagnata in tante vigilie piene di adrenalina. Gli esami sono finiti, Miky sei la prima della classe.