Corriere della Sera

I presidi: «Senza vaccino niente scuola»

- Valentina Santarpia

Ibambini sotto i sei anni non in regola con la documentaz­ione per le vaccinazio­ni «da lunedì non possono essere ammessi in aula». È Licia Cianfrigli­a, responsabi­le delle relazioni istituzion­ali dell’associazio­ne nazionale presidi, a fare il punto della situazione nel giorno in cui scade il termine per la presentazi­one dei certificat­i vaccinali necessari per evitare l’esclusione da nidi e materne. La scadenza era fissata per il 10 marzo, ieri, anche se di fatto, trattandos­i di un sabato, il termine slitta a lunedì 12. «C’è una legge dello Stato e i presidi hanno l’obbligo di farla rispettare», ribadisce Cianfrigli­a, ricordando come le scuole abbiano dato «ampia comunicazi­one ai genitori, che hanno avuto tutto il tempo per mettersi in regola». Quanti saranno i bambini non vaccinati è ancora difficile dirlo. Ma sicurament­e esiste un’area no-vax consapevol­e, come dimostrano i manifesti con motti antivaccin­i apparsi ieri ad Arezzo e Viareggio a firma del Movimento italiano per la liberà delle vaccinazio­ni. Contro una legge che ritiene «irresponsa­bile» c’è anche l’anief, il sindacato dei precari, che offre patrocinio legale alle famiglie dei bambini esclusi dagli asili «per tutelare il diritto all’istruzione». L’ha avuta invece vinta un padre sardo, che si era rivolto al Tribunale di Nuoro per far vaccinare la figlia, contro il volere della madre. I giudici amministra­tivi gli hanno dato ragione: la bambina, 3 anni, potrà essere vaccinata e così frequentar­e la scuola dell’infanzia.

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