Corriere della Sera

Lavoro, illegalità, trasgressi­oni: la tv viaggia nella notte

- Renato Franco

«Èun’italia molto poco vista e molto poco raccontata, un’italia notturna che nulla conosce di quella che vive di giorno e viceversa». Il personale viaggio al termine della notte di Salvo Sottile si intitola Prima dell’alba, 7 puntate (ognuna con 5 storie) che raccontano persone che esistono solo alla luce del buio e sondano il mondo del lavoro, quello del divertimen­to, della trasgressi­one e del proibito, quello del crimine, quello del sociale.

«Sono andato in giro per l’italia, da nord a sud, dalla cima dell’etna fino alla provincia di Vicenza raccontand­o in prima persona tutto ciò che succede di notte e che di giorno normalment­e non si vede — racconta Sottile —. Dalle casalinghe che si rintanano nelle sale bingo tentando la fortuna, ai ladri di rame che abbiamo seguito mentre saccheggia­no i cantieri in disuso di Tor Bella Monaca».

La storia che l’ha colpita di più? «Quella della comunità sikh di Latina: coltivano frutta e verdura a 4 euro l’ora, fanno un lavoro che gli italiani non vogliono fare e sono una comunità molto unita e solidale, con un profondo senso di dignità». La più curiosa? «La pratica dell’animalesqu­e, persone che fanno l’amore senza toccarsi». A occhio pare difficile. «È una coccoleria, le persone si vestono da animali e si coccolano». Tenera è la notte...prima dell’alba parte lunedì 19 marzo in seconda serata su Rai3, dopo Report. L’impression­e finale di questi incontri? «Sembra un viaggio nella realtà aumentata, di notte si intercetta­no persone che di giorno spariscono, ma la notte aiuta anche a tirare fuori il lato più autentico delle persone. È un viaggio senza dare giudizi, raccontand­o quello che ho incontrato e riflettend­o sul fatto che il buio molto spesso è anche l’acqua di coltura della violenza».

Sposato con Sarah Varetto, direttore di Sky TG 24 («parliamo di figli, il lavoro lo lasciamo fuori dalla porta di casa»), cresciuto a Mediaset («è stata la mia casa»), il suo personale viaggio profession­ale lo ha portato a Sky, La7 e ora in Rai dove conduce Mi manda Rai3.

Il bilancio? «Il mestiere è sempre una palestra, posso avere fatto errori, ci sono alcune cose riuscite meglio e altre peggio». Tipo: «Magari dei programmi troppo leggeri che non rifarei, con il tempo ho scoperto che preferisco avere la cifra del raccontato­re di storie».

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Salvo Sottile (45 anni) in uno dei suoi incontri notturni al centro di «Prima dell’alba»
Incontri Salvo Sottile (45 anni) in uno dei suoi incontri notturni al centro di «Prima dell’alba»

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