Corriere della Sera

Tirreno, Landa trova lo scatto giusto La tattica di Sky non funziona

Il basco vince la tappa regina: «Con la Movistar sto meglio». Caruso torna primo

- Marco Bonarrigo

I soldatini di Sky fanno il ritmo per quasi tutta la giornata, i celestini di Astana lo tengono altissimo nel finale. Ma a vincere la tappa regina (la 4ª) della 53ª Tirrenoadr­iatico è un Don Chisciotte che ha rubato i trucchi del mestiere a entrambe le squadre prima di tornare nella natia Spagna, alla corte della Movistar. Sul Sarnano-sassotetto, arcigna cima del maceratese, si rivede a braccia alzate il basco Mikel Landa, a digiuno da quasi un anno.

L’ex scudiero di Nibali e Froome aggancia un contropied­e di Majka, Hermans e Aru e poi brucia allo sprint il polacco e il neozelande­se. «Non era facile intuire il momento giusto per piazzare lo scatto — ha spiegato lo spagnolo — ammetto di essere stato bravo a trovarlo. Aver lasciato Sky mi permette di poter correre in modo più fantasioso. Sento la Movistar culturalme­nte più vicina a me: bello iniziare così una nuova avventura. La tappa di oggi la voglio dedicare a Michele Scarponi che nel gruppo era uno dei miei migliori amici». Stoccatina alla tattica computeriz­zata del team inglese che, tra sfortuna e incertezze, è lo sconfitto di giornata.

Nel momento decisivo a Froome mancano le gambe, a Thomas (in maglia di leader) prima il coraggio di abbandonar­e al suo destino il capitano e poi la fortuna, visto che gli salta la catena nel momento decisivo, quando sembrava poter tenere il ritmo dei primi. Ne approfitta l’ottimo Damiano Caruso che torna a guidare la classifica dopo aver abdicato per un giorno solo. Classifica generale cortissima: Kwiatkowsk­i a un solo secondo dal siracusano, Kelderman a 11”, Landa a 20”, Thomas a 26”. In grande spolvero le quotazioni di Fabio Aru (a 45”), in ribasso quelle di Froome & Nibali (rispettiva­mente a 59” e 1’01”), non in pessime condizioni ma senza ancora il cambio di ritmo giusto nelle gambe. In questo contesto, decisiva la tappa di oggi che celebra proprio Michele Scarponi, a quasi un anno dalla sua scomparsa, con il traguardo nella natia Filottrano.

La frazione è ondulata, nel circuito finale c’è un primo muro a 4 chilometri dall’arrivo (1.500 metri, pendenze al 16%) e un secondo che spiana solo sulla linea del traguardo. Arrivo disegnato per Kwiatkowsk­i che potrebbe riportare la maglia azzurra nel bus di Sky per poi magari difenderla nella cronometro di martedì, dopo la frazione per velocisti di domani a Fano.

L’italia sogna un acuto, magari con Davide Formolo, il migliore dei nostri alle spalle di Caruso.

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(Lapresse) Scalatore Mikel Landa. 28 anni, spagnolo

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