Le maratone elettorali, il rebus sul governo: la politica fa ascolti
Ètornata la politica. Non solamente perché il rebus del risultato elettorale dovrà essere sciolto nel corso delle prossime settimane, ma anche perché l’interesse per la formazione di un nuovo esecutivo tiene banco in tv. Da lunedì 5 marzo, la rete che ha dato più attenzione alle vicende della politica italiana è La7, il cui share in prime time è lievitato fino a toccare una media del 6,6%: si tratta, in sostanza, della terza rete generalista nazionale dopo Canale 5 (19,5% di share nella settimana) e Rai1 (18% di share medio in prima serata).
La corsa della tele-politica è iniziata già con le «maratone elettorali» nella notte del 4 marzo: ascolto televisivo polarizzato sullo Speciale Porta a Porta – Tg1, che ha raccolto 3.144.000 spettatori, per una share del 21,8%; e sulla Maratonamentana, col direttore di Tgla7, che ha raccolto 2.278.000 spettatori medi, per una share del 15,2%. Più modesti i risultati di Tg3 Speciale Elezioni (647.000 spettatori, 4,5% di share) e di Matrix Speciale (1.027.000 spettatori, 8,2% di share).
Durante la nottata elettorale, la politica in tv ha trovato un riverbero sul web e i social: in particolare #maratonamentana è stato il primo fra i trend di Twitter in Italia e, dopo mezzanotte, toptrend a livello mondiale (con oltre 500mila interazioni, secondo Nielsen). Al di là delle «maratone, durante tutta la settimana i talk hanno catalizzato grande interesse: Porta a Porta in prime time (3.693.000 spettatori, 14,5%), 8e½ (2.733.000 spettatori, 9,6% il 5 marzo e 2.232.000 spettatori, 8,2% di share il 6), dimartedì (2.170.000 spettatori, 9,1% di share), Piazzapulita (1.345.000 spettatori, 6,9% di share), #cartabianca (1.343.000 spettatori, 5,6% di share). Ma anche, durante il giorno, L’aria che tira (9,6% di share) e Omnibus (5,6% di share). Così, la tv generalista resta ancora la principale arena del dibattito politico. (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel