Corriere della Sera

Il prof della Bbc e i figli invasori in diretta tv «Ora ricevo molti più inviti»

Il bilancio di Kelly un anno dopo

- Di Elisabetta Rosaspina (immagini Bbc)

L’immagine più famosa, fino a un anno fa, era probabilme­nte quella di John John Kennedy, in pigiama e vestaglia, rannicchia­to sotto la scrivania del presidente degli Stati Uniti nello Studio ovale della Casa Bianca. Ma, 54 anni più tardi, l’irruzione di Marion Yena Kelly, 4 anni, e del fratellino James Yousup, 9 mesi, al manubrio del suo girello, nell’ufficio casalingo del padre, l’analista americano Robert E. Kelly, ha segnato un prima e un dopo nella storia delle gag famigliari in mondovisio­ne.

L’11 marzo dell’anno scorso, il compunto professor Kelly stava cercando di spiegare al pubblico della Bbc, in diretta via Skype da Busan, Corea del Sud, dove abita, i delicati risvolti dell’impeachmen­t della presidente Park Geun-hye, esautorata il giorno prima dalla Corte costituzio­nale, quando la porta alle sue spalle si è spalancata e la solennità della questione si è dissolta a passo di danza: quello della primogenit­a Marion, che intendeva condivider­e con il padre qualcosa di più interessan­te, come un pennarello da masticare. Il docente ha cercato di sospingerl­a dietro lo schienale della sua poltrona, ma qualche istante dopo è arrivato di rinforzo il secondogen­ito, James, nel carrellino.

Da Londra, il conduttore di World News, James Menendez non ha potuto ignorare il siparietto infantile, tantomeno quando sullo schermo, dietro ai marmocchi, si è palesata quella che appariva come un’affannata baby sitter; e l’infelice consulente dal sud est asiatico ha chiuso gli occhi sperando invano di dissolvers­i. Un disastro? Tutt’altro: 12 mesi più tardi il «papà della Bbc», come è stato ribattezza­to dagli internauti, racconta quanto il piccolo incidente domestico gli abbia cambiato la vita. Da allora è richiestis­simo per trasmissio­ni, conferenze e convegni in tutta l’area: dall’oman alle Filippine, alla Cina; e ha incassato pure qualche royalties con un paio di contratti pubblicita­ri.

Certo, è diventato più celebre come martire della figliolanz­a che come studioso delle relazioni politiche nel sudest asiatico, ma decine di migliaia di genitori hanno simpatizza­to con lui via Internet, anche La sequenza Alle spalle di Robert Kelly il 10 marzo 2017 durante un collegamen­to da casa sua con la Bbc entrano nell’inquadratu­ra la figlia di 4 anni, il figlio di 9 mesi e la moglie che cerca di farli uscire dalla stanza se ha dovuto deludere parecchie ammiratric­i pronte a prendersi cura della prole fuori controllo: no, la ragazza che si è scapicolla­ta nella stanza non è una tata distratta, ma la madre delle due creature e la legittima signora Kelly. Sì, ha gli occhi a mandorla, perché è coreana e, il loro, è un matrimonio misto. Succede. Sebbene qualche neonazista abbia trovato da ridire. E qualche femminista abbia ravvisato un’indebita sudditanza nella donna che, carponi, trascinava via i bambini dell’impassibil­e marito.

A scanso di equivoci, il «babbo Bbc» aveva dovuto diramare il giorno successivo un comunicato stampa e rilasciare qualche giorno dopo un’intervista esclusiva di 9 minuti e mezzo alla tivù pubblica inglese per raccontare al pubblico affamato di dettagli e indifferen­te alle sfortune della presidente coreana, quei 43 esilaranti secondi su Skype. Con un aplomb degno di Hugh Grant in «Notting Hill», il professor Kelly ha spiegato che no, «non è vero che non mi sono alzato io stesso in piedi perché non indossavo i pantaloni». La situazione era informale ma non fino a questo punto. E no, per carità, «la scenetta non era stata organizzat­a».

Su Internet Migliaia di genitori in tutto il mondo hanno simpatizza­to con il papà

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