Il prof della Bbc e i figli invasori in diretta tv «Ora ricevo molti più inviti»
Il bilancio di Kelly un anno dopo
L’immagine più famosa, fino a un anno fa, era probabilmente quella di John John Kennedy, in pigiama e vestaglia, rannicchiato sotto la scrivania del presidente degli Stati Uniti nello Studio ovale della Casa Bianca. Ma, 54 anni più tardi, l’irruzione di Marion Yena Kelly, 4 anni, e del fratellino James Yousup, 9 mesi, al manubrio del suo girello, nell’ufficio casalingo del padre, l’analista americano Robert E. Kelly, ha segnato un prima e un dopo nella storia delle gag famigliari in mondovisione.
L’11 marzo dell’anno scorso, il compunto professor Kelly stava cercando di spiegare al pubblico della Bbc, in diretta via Skype da Busan, Corea del Sud, dove abita, i delicati risvolti dell’impeachment della presidente Park Geun-hye, esautorata il giorno prima dalla Corte costituzionale, quando la porta alle sue spalle si è spalancata e la solennità della questione si è dissolta a passo di danza: quello della primogenita Marion, che intendeva condividere con il padre qualcosa di più interessante, come un pennarello da masticare. Il docente ha cercato di sospingerla dietro lo schienale della sua poltrona, ma qualche istante dopo è arrivato di rinforzo il secondogenito, James, nel carrellino.
Da Londra, il conduttore di World News, James Menendez non ha potuto ignorare il siparietto infantile, tantomeno quando sullo schermo, dietro ai marmocchi, si è palesata quella che appariva come un’affannata baby sitter; e l’infelice consulente dal sud est asiatico ha chiuso gli occhi sperando invano di dissolversi. Un disastro? Tutt’altro: 12 mesi più tardi il «papà della Bbc», come è stato ribattezzato dagli internauti, racconta quanto il piccolo incidente domestico gli abbia cambiato la vita. Da allora è richiestissimo per trasmissioni, conferenze e convegni in tutta l’area: dall’oman alle Filippine, alla Cina; e ha incassato pure qualche royalties con un paio di contratti pubblicitari.
Certo, è diventato più celebre come martire della figliolanza che come studioso delle relazioni politiche nel sudest asiatico, ma decine di migliaia di genitori hanno simpatizzato con lui via Internet, anche La sequenza Alle spalle di Robert Kelly il 10 marzo 2017 durante un collegamento da casa sua con la Bbc entrano nell’inquadratura la figlia di 4 anni, il figlio di 9 mesi e la moglie che cerca di farli uscire dalla stanza se ha dovuto deludere parecchie ammiratrici pronte a prendersi cura della prole fuori controllo: no, la ragazza che si è scapicollata nella stanza non è una tata distratta, ma la madre delle due creature e la legittima signora Kelly. Sì, ha gli occhi a mandorla, perché è coreana e, il loro, è un matrimonio misto. Succede. Sebbene qualche neonazista abbia trovato da ridire. E qualche femminista abbia ravvisato un’indebita sudditanza nella donna che, carponi, trascinava via i bambini dell’impassibile marito.
A scanso di equivoci, il «babbo Bbc» aveva dovuto diramare il giorno successivo un comunicato stampa e rilasciare qualche giorno dopo un’intervista esclusiva di 9 minuti e mezzo alla tivù pubblica inglese per raccontare al pubblico affamato di dettagli e indifferente alle sfortune della presidente coreana, quei 43 esilaranti secondi su Skype. Con un aplomb degno di Hugh Grant in «Notting Hill», il professor Kelly ha spiegato che no, «non è vero che non mi sono alzato io stesso in piedi perché non indossavo i pantaloni». La situazione era informale ma non fino a questo punto. E no, per carità, «la scenetta non era stata organizzata».
Su Internet Migliaia di genitori in tutto il mondo hanno simpatizzato con il papà