Corriere della Sera

La Juve abbatte l’udinese e sorpassa

Doppietta dell’argentino, bianconeri a +1 sul Napoli e mercoledì possono allungare

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

TORINO Questo artista qui — Paulo Dybala — è rimasto fuori dalla bottega per quasi due mesi. E nessuno, almeno dal punto di vista dei numeri se ne era accorto, perché la Juventus ha sempre vinto in campionato senza subire gol, rimanendo incollata al Napoli. Eppure adesso che il numero 10 è tornato a colpi di pennellate memorabili si capisce ancora di più la differenza bianconera: nel momento più delicato della stagione, per l’infittirsi degli impegni e degli infortuni vari ed eventuali, Dybala è rientrato e ha segnato 4 gol in 3 partite, uno più bello dell’altro.

E forse non è un caso che la Juve con lui abbia sorpassato il Napoli, ritrovando­si in serata con 1 punto di vantaggio: gli azzurri hanno una partita in più e la squadra di Allegri, che mercoledì recupera contro l’atalanta, può ritrovarsi a metà settimana avanti di 4 lunghezze e fare così le prove tecniche di fuga.

In pomeriggi così, gravidi di pioggia, di tristezza e di stanchezza per la battaglia di Wembley, gli artisti hanno il compito di ridare un po’ di leggerezza e di illuminare: la punizione, calciata naturalmen­te di sinistro dalla Joya, si abbassa sotto la traversa al momento giusto e manda fuori giri l’udinese. La squadra di Oddo è una delle più impegnativ­e da affrontare dal punto di vista strettamen­te atletico. Ma la Juve — ridisegnat­a da Allegri con soli 5 titolari di Londra e con un 4-2-3-1 che diventa 4-4-2 in fase difensiva — fa correre con intelligen­za gli avversari dietro al pallone, sfruttando quasi sempre il proprio tasso tecnico, ovviamente superiore.

Quel «quasi» è tutto racchiuso nel rigore sbagliato da Higuain al 36’ del primo tempo. È Dybala che se lo guadagna e che — nemmeno il tempo di rialzarsi — lo cede a Gonzalo per «compañeris­mo» come dirà Paulo alla fine, dribblando la sfuriata di Allegri per le gerarchie non rispettate. Los compañeros però condividon­o anche gli errori dal dischetto: ai due di Dybala, decisivi contro Atalanta e Lazio nel girone di andata, si aggiungono i due del Pipita, contro il Tottenham e appunto ieri.

Ma la cooperativ­a argentina della Juve torna presto a pro- durre grandi giocate: sul raddoppio che chiude la partita a inizio ripresa è bravissimo Higuain a fare da boa e servire Dybala, che irrompe al momento giusto per scaricare il tiro. L’udinese, forse memore del 6-2 dell’andata contro un avversario in 10, pensa quasi di più a difendere il passivo che a creare problemi alla Juve, mostrando scarsa personalit­à. I problemi la Juve ce li ha semmai in infermeria, perché i casi Cuadrado e Bernardesc­hi, pur molto diversi tra loro (pubalgia e ginocchio) rischiano sempre più di protrarsi, soprattutt­o nel caso del colombiano. «Faremo senza» rilancia Allegri, che pure si ritrova senza due esterni fondamenta­li. Se ha fatto a meno anche di Dybala, più che una frase di circostanz­a, sembra una minaccia.

La coppia

Intesa: Paulo cede un rigore a Higuain, che sbaglia, poi il Pipita gli confeziona il raddoppio

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Marchisio Volevamo questa vittoria e lo abbiamo dimostrato. Ma il nostro pensiero va solo ad Astori

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