Dalle lavatrici alle pizze: Roncadin assume 80 «esuberi» Electrolux
Potremmo chiamarlo laboratorio Pordenone. Se fosse replicato altrove potremmo affermare che la rivoluzione (tentata) dal Jobs act — quella di equipaggiare il lavoratore con le giuste competenze in funzione della domanda mutevole del mercato — cominci finalmente a manifestarsi. È più corretto però sostenere che qui le politiche attive stanno funzionando anche per la volontà (e la vitalità) dell’associazionismo: Unindustria Pordenone e i sindacati metalmeccanici e dell’alimentare, che attendono di valutare l’accordo quadro appena firmato con il quale la Roncadin, la storica azienda di pizze surgelate, ripartita a settembre scorso dopo un incendio nello stabilimento di Meduno, si è impegnata ad assumere a tempo indeterminato 80 operai in esubero dalla Electrolux dal vicino stabilimento di Porcia.
Racconta Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone, che «tutte le maestranze, dopo essere state adeguatamente formate dalla Roncadin, verranno assunte con lo stesso trattamento economico e senza alcun tipo di precarizzazione». Per farlo, servirà (eccome) l’incentivo all’uscita da parte della multinazionale svedese del bianco, che riconoscerà a tutti (su base volontaria) 70 mila euro di “scivolo”, di cui 30 mila euro verranno “girati” alla Roncadin nell’organizzare i corsi di formazione per i suoi nuovi operai. «D’altronde — sottolinea Agrusti — bisogna riconvertire le maestranze che finora lavoravano in un’azienda metalmeccanica che produce lavatrici a un’altra alimentare».
Al netto del caso in sé — che chiude una vicenda lunga quattro anni con la progressiva fuoriuscita dal perimetro di Electrolux di circa 350 addetti — conviene evidenziare ciò che sta facendo Confindustria a Pordenone, con il supporto di sindacati (e sindacalisti) illuminati. Il territorio si sta convertendo progressivamente in “un retro-cantiere” per le attività di due dei più importanti cantieri navali d’europa: Monfalcone e Marghera, attivi nella crocieristica. Così come si sta sviluppando sempre più la logistica in funzione di “retro-porto” per supportare lo sviluppo del porto di Trieste, che può essere un’importante crocevia per la nuova via della Seta cinese: il vasto programma di infrastrutture messo in cantiere dal governo di Pechino.
d L’incentivo di 30 mila euro per operaio da investire in corsi di formazione