Sarri offende la giornalista Il Napoli: «Si è scusato»
Donna, carina e vaffa: non si è risparmiato Maurizio Sarri. Tre in una volta sola, nel goffo e sgradevole tentativo di eludere una domanda legittima della collega Titti Improta nel post-partita di Inter-napoli. Che gli aveva chiesto: «Sono troppo dura se dico che stasera lo scudetto è compromesso?». Quindici secondi e l’allenatore del Napoli, pure con il sorrisetto, non si tiene: «Sei donna, sei carina. Altrimenti ti manderei a fare in c…». Roba da caserma, e neanche. Alla quale segue una risata generale di una buona parte dei colleghi presenti.
Il polverone mediatico è immediato, il video della scenetta surreale, ma non troppo, nel calcio, diventa virale. Prima ancora che Sarri, sanguigno e senza alcun freno, faccia le sue scuse alla giornalista. Le chiede «perdono» ma lei è diretta: «Mister, non sono permalosa, è lei ad aver fatto una brutta figura». Una pessima performance che scatena le reazioni dell’ordine dei giornalisti e dell’unione stampa sportiva della Campania. Sarri, il sessista. Viene troppo facile se segue lo scivolone di due anni fa con Mancini. Lo chiamò «frocio» e anche allora chiese scusa. Sessista e omofobo, dunque. L’opinione pubblica gli ha affibbiato la targa. E il Napoli ha provveduto a ricordare, attraverso il responsabile della comunicazione Nicola Lombardo: «Sarri ha chiesto scusa, non intendeva mancare di rispetto. La sua è stata una battuta». Titti Improta, giornalista di Canale 21, un’emittente tv campana, e figlia dell’ex bandiera del Napoli Gianni, non la vede così: «Sicuramente ho apprezzato le scuse, era sincero. Ma mi sono sentita offesa come donna e come professionista. Le parole hanno un peso specifico in certi contesti. Il calcio è maschilista, una donna deve dimostrare sempre di più per reggere il confronto, anche le risate dei colleghi mi hanno ferita».
Increduli, invece, sono rimasti (stavolta) tutti i giornalisti all’uscita del procuratore di Sarri, Alessandro Pellegrini, su twitter: «E anche dopo Inter Napoli il clan ha continuato a scureggiare con la bocca/tastiera/penna… mai servi». Osteria-social.