«Un equivoco, si può smontare E la Soprintendenza era lì con noi»
L’archistar: contestano il cemento? Ma quella è zona di terremoti
«Non ho parole. Sono pronto a sfidare chiunque dal punto di vista tecnico: quella è una struttura temporanea».
È allibito Stefano Boeri per l’avviso di garanzia che contesta, proprio a lui, archistar fra le più celebrate che ha progettato e realizzato (per altro a titolo gratuito) il padiglione di Norcia, di aver violato le norme di tutela del paesaggio.
La Procura di Spoleto la ritiene permanente.
«Ma no. È una struttura fatta tutta di pannelli prefabbricati in legno. Montati con bulloni e viti a secco. Perfino i serramenti e gli impianti sono stati fatti con accorgimenti tecnici particolari per essere rimovibili. È tutta smontabile e semovente».
Viene contestata la base, fatta in cemento armato.
«Qui bisogna essere seri. Quella è una zona dove c’è stato un terremoto devastante. Il Comune ci ha chiesto una struttura sicura dove potessero trovare accoglienza le persone che durante il sisma sono rimaste a dormire all’aperto senza saper dove andare. Noi, per essere attenti, abbiamo fatto una base molto più leggera. Con cordoli e travi in cemento, e un vespaio areato che si rimuove facilmente. Ma se non va bene mi chiedo: sequestreranno anche tutte le casette (soluzioni abitative di emergenza) con platea in cemento armato?».
I pm contestano che l’area su cui sorge è agricola e all’interno del Parco dei Monti Sibillini, prima di realizzarla con i fondi raccolti con «Un aiuto subito» avete chiesto i regolari permessi?
«L’area è stata individuata dal Comune, in seguito a un’ordinanza del sindaco coerente con le ordinanze della Protezione civile, che ha seguito tutto l’iter di costruzione, insieme con l’archeologo della Soprintendenza che era sempre lì con noi. All’inaugurazione c’erano il commissario straordinario Vasco Errani e la presidente della Regione Katia Marini».
La Procura contesta che il padiglione non è solo una struttura di emergenza perché è adibito anche ad altre attività.
«Io sono molto curioso di capire le ragioni di questo avviso di garanzia. Davvero. Il fatto che il centro sia costruito in modo che ci si possano fare anche i consigli comunali, i giochi dei bambini, la socialità degli anziani, il teatro tutte le sere e i concerti è qualcosa che non va bene? Perché?».
Se non va bene mi chiedo: si metteranno i sigilli anche a tutte le casette per gli sfollati con la base in cemento armato?
Obiettano che l’ordinanza della Protezione civile deroga alle norme paesaggistiche solo per strutture da utilizzare in fase post-sisma.
«L’emergenza è ancora in corso. Questo padiglione è innanzitutto una struttura per la Protezione civile, per accogliere i cittadini in caso di emergenza. E lo si sequestra? Per un gigantesco equivoco, quello di ritenere che la struttura non sia smontabile, le si mettono i sigilli? E se dovesse accadere qualcosa?».