Merkel fa poker È nella Storia
Prima di lei solo Konrad Adenauer e Helmut Kohl. Cancelliera per la quarta volta, Angela Merkel entra nella Storia. Guiderà la Grosse Koalition composta da Cdu-csu e Spd.
BERLINO Angela Merkel entra nella Storia, inciampando sulla porta d’ingresso. Sono quasi le dieci, quando il presidente del Bundestag, Wolfgang Schäuble, annuncia il risultato della votazione a scrutinio segreto. Merkel ha avuto 364 si, appena 9 in più della «Kanzlermehrheit», la maggioranza qualificata necessaria al primo turno, e 315 no. Nove deputati si sono astenuti. È cancelliera per la quarta volta, come prima di lei solo Konrad Adenauer e Helmut Kohl.
Ma la Grosse Koalition tra Cdu-csu e Spd ha sulla carta 399 voti, quindi 35 parlamentari della nuova maggioranza le hanno votato contro o non l’hanno votata per nulla.
Passano alcuni secondi di totale silenzio, come se l’esito abbia colto i più di sorpresa, prima che parta l’applauso e il rito quadriennale della democrazia tedesca si rinnovi come da tradizione: prima i leader, poi i deputati di tutte le forze politiche vanno a congratularsi con Merkel. Anche i due caporioni di Alternative für Deutschland, Alice Weidel e Alexander Gauland, dopo essere rimasti a lungo seduti, si alzano e si avvicinano al banco della cancelliera, nel frattempo coperto di mazzi di fiori, per stringerle la mano.
La platea
Sorride e si agita dalla tribuna Herlind Kasner, la madre quasi novantenne della signora Merkel. E ancorché impegnato a compulsare il suo laptop, accenna un sorriso perfino il professor Joachim Sauer, il marito, venuto ad assistere per la prima volta in 12 anni a quella che probabilmente è l’ultima elezione di Angela Merkel alla guida della Germania.
C’è ancora un passaggio, prima del giuramento: il decreto di nomina del presidente della Repubblica, Frank Walter Steinmeier, consegnato personalmente a Palazzo Bellevue. Poi Merkel rientra al Bundestag per pronunciare la formula di rito, seguita dai suoi 15 ministri. E nel fare lui gli auguri ufficiali alla cancelliera, Schäuble riassume lo «Zeitgeist», lo spirito di una giornata che sembra annunciare una strada in salita al governo e alla sua zoppicante maggioranza: «Le auguro di cuore forza, successo e la benedizione divina per il difficile compito che ha davanti».
I molti no
I Verdi definiscono il voto una «partenza accidentata», che segnala la litigiosità dell’alleanza tra Cdu-csu e Spd. Mentre il leader liberale, Christian Lindner, prova a mettere il dito nella piaga, parlando di «perdita di autorità» della cancelliera. Nella maggioranza nessuno fa accuse esplicite. Ma Andrea Nahles, capo dei deputati socialdemocratici e presidente in pectore del partito, si dice meravigliata dei troppi no. E aggiunge che il suo gruppo era «molto unito» nel sostegno a Merkel, quasi insinuando che i franchi tiratori si anniderebbero nelle file della stessa Cdu-csu.
Quali che siano i presagi per il futuro, quasi sei mesi dopo le elezioni di settembre, la Germania ha ora un governo nel pieno delle sue funzioni. E Merkel vuole segnalarlo in primo luogo ai partner europei. Già stamane il neo ministro degli Esteri, il socialdemocratico Heiko Maas, vola a Parigi per un primo contatto con il collega del Quai d’orsay. Venerdì saranno Merkel e il suo vice e ministro della Finanze, Olaf Scholz, a far visita a Emmanuel Macron, per discutere il rilancio per l’ue e l’eurozona.
Piccola cronaca della giornata parlamentare. La polizia ha fermato un uomo mentre tentava di avvicinarsi, giungendo a pochi metri da Merkel, mentre la cancelliera lasciava il Bundestag. Un deputato di AFD, Peter Bystron, ha ricevuto una multa di 1.000 euro, per aver fotografato la sua scheda di voto, con il «Nein» a Merkel e aver diffuso l’immagine sui social media.
«Le auguro di cuore forza, successo e la benedizione divina per il difficile compito che ha davanti» Wolfang Schäuble, presidente del Parlamento tedesco