Snam, più investimenti 5,2 miliardi fino al 2021 Alverà: focus sul biogas
● Il piano industriale al 2021prevede la crescita degli investimenti a 5,2 miliardi per sviluppare la rete italiana e l’interconnessione con quella europea, 360 milioni da destinare all’innovazione LONDRA Marco Alverà ha le idee chiare: «Nella transizione energetica Snam deve avere un ruolo centrale». Per l’amministratore delegato della società leader in Europa nel trasporto di metano, con una rete di oltre 40.000 chilometri, la decarbonizzazione entro il 2050 si nutrirà di gas ma soprattutto di biogas. L’aggiornamento del piano industriale al 2021, rivisto al rialzo, rispecchia questa visione, così come il restyling del marchio che ha introdotto il colore verde per porre l’accento sulle infrastrutture di energia sostenibile. Il piano prevede la crescita degli investimenti a 5,2 miliardi per sviluppare la rete italiana e l’interconnessione con quella europea, 360 milioni da destinare all’innovazione per aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di Snam, sviluppo della mobilità a gas naturale attraverso la realizzazione di nuove stazioni di rifornimento di metano per autotrazione (la prima di 19 a Pesaro nella seconda metà dell’anno). Tra i nuovi fondi ci sono 300 milioni per la realizzazione della rete per il metano in Sardegna (unica regione italiana a non averla) con un progetto condiviso con la Società gasdotti Italia (Sgi). Il piano prevede anche il completamento del reverse–flow e del collegamento con il Tap, che nel 2020 dovrebbe portare il gas azero in Europa. Un’infrastruttura considerata «troppo strategica per i Paesi coinvolti» da poter essere messa in discussione dalla politica. Dei 5,2 miliardi, 600 milioni sono destinati allo stoccaggio e alla rigassificazione. Il piano prevede anche una crescita del dividendo del 2,5% annuo fino al 2019, con una base in termini reali per proseguire fino a fine piano. Ieri Snam ha anche comunicato i conti 2017, che risentono della ripresa della domanda negli ultimi due anni: ricavi per 2,44 miliardi, margine operativo lordo in crescita dell’1,8% oltre quota 2 miliardi, flusso di cassa netto di 423 milioni, dividendo di 0,2155 euro per azione.