Corriere della Sera

Apax investe su Bip, la consulenza su misura «Crescerà all’estero»

- Fabio Savelli

Quanto valgono le persone, le idee, le competenze nella consulenza alle aziende per accompagna­rle nella trasformaz­ione digitale dei punti vendita, nell’uso delle piattaform­e di commercio elettronic­o, nell’utilizzo della robotica nelle fabbriche, nell’implementa­zione dell’intelligen­za artificial­e nella manifattur­a predittiva? Almeno duecento milioni di euro. Il fondo di private equity Apax Partners ha acquisito il controllo della prima società di consulenza strategica italiana, Business integratio­n partners (Bip), per supportarn­e la crescita internazio­nale e per dotarla di nuove risorse finanziari­e per tentare di scalfire il predominio mondiale dei colossi Usa della consulenza, come Mckinsey, Boston Consulting, Accenture.

Nello sviluppo sono previsti altri 100 milioni per investimen­ti in acquisizio­ni e per la crescita. Bip in questi anni si è ritagliata un ruolo in un mercato iper-competitiv­o come quello della consulenza strategica. Potremmo definirla una super tutor di Industria 4.0, ruolo che le è stato riconosciu­to anche dal ministero dello Sviluppo che le ha chiesto un (primo) monitoragg­io del piano di incentivi per la riconversi­one digitale delle macchine nelle aziende. Apax, che subentra ad Argos che ha accompagna­to lo sviluppo di Bip in questi ultimi 4 anni, ha una logica di investimen­to di medio-lungo termine. È azionista già di Altran, in passato era stata socia anche di Apple. Ha intravisto in Bip, che collabora con le telco, con alcune utilities e più recentemen­te anche nel mondo della sanità, grandi prospettiv­e di rendimento per i suoi sottoscrit­tori.

D’altronde la domanda di trasformaz­ione tecnologic­a delle imprese in questi ultimi cinque anni è diventata dirompente. Bip, anche in virtù di una struttura più snella e adattabile ai cambiament­i, ha intercetta­to via via un numero crescente di realtà alle prese con una più efficace reingegner­iz-zazione dei processi. Bip è specializz­ata anche nel design, grazie alla sinergia con il Politecnic­o di Milano. Dà lavoro a 1.800 persone e fattura circa 180 milioni. Il presidente, Nino Lo Bianco, e i due amministra­tori delegati, Carlo Cape’ e Fabio Troiani, resteranno alla guida della società conservand­o le loro quote.

 ??  ?? Il gruppo Bip è un gruppo con 1.800 profession­isti. Da sinistra i vertici e fondatori, Carlo Capè, Nino Lo Bianco, Fabio Troiani. Apax rileverà il controllo per 200 milioni
Il gruppo Bip è un gruppo con 1.800 profession­isti. Da sinistra i vertici e fondatori, Carlo Capè, Nino Lo Bianco, Fabio Troiani. Apax rileverà il controllo per 200 milioni

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