Test del sangue, la frode Theranos punita dalla Sec
(giu.fer.) on l’accusa della Sec di «frode massiccia», si chiude l’avventura imprenditoriale di Elizabeth Holmes, 34 anni, ex studentessa di Stanford (che non ha mai finito), un tempo soprannominata «la prossima Steve Jobs». Dopo l’accordo con l’autorità Usa, Holmes perde il controllo di Theranos , la startup fondata nel 2003 a Palo Alto; pagherà mezzo milione di dollari di multa; e non potrà far parte di board per 10 anni. Con la promessa di eseguire test sul sangue a un costo molto basso, Theranos aveva raccolto più di 700 milioni, arrivando a essere valutata 9 miliardi, e aveva attratto nel suo board personaggi del calibro di George Schultz, Henry Kissinger e William Perry (due ex segretari di Stato e un ex ministro della Difesa Usa). A denunciare la truffa era stata un’inchiesta del Wall Street Journal. Dalla storia c’è una lezione importante per la Silicon Valley. «Gli innovatori che cercano di rivoluzionare un’industria devono dire la verità agli investitori su che cosa la loro tecnologia può fare oggi, non quello che sperano potrebbe fare nel futuro», ha scritto Jina Choi, dell’ufficio Sec di San Francisco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Broadcom, sfuma la scalata a Qualcomm
(giu.fer.) Dopo lo stop del presidente Donald Trump in nome della sicurezza nazionale, Broadcom ritira l’offerta da 117 miliardi di dollari (debito escluso) su Qualcomm. Fine della guerra sui microprocessori che andava avanti dallo scorso novembre, per dar vita alla più grande fusione dell’hi-tech di tutti i tempi. Broadcom (nella foto il Ceo Hock Tan a Washington con Trump) però non cambierà i piani per trasferire, ad aprile, la sede da Singapore agli Stati Uniti. Il ritorno negli Usa avrebbe evitato l’indagine da parte del Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti, che ha sollevato il rischio della concorrenza cinese nello sviluppo della tecnologia 5G se l’operazione fosse andata in porto. Da qui l’intervento di Trump, prima ancora che il Cfius pubblicasse la sua decisione. Insieme al commercio internazionale, dove il presidente americano ha finora imposto dazi su lavatrici, pannelli solari, acciaio e alluminio, l’america stringe anche sugli investimenti stranieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Carlson Wagonlit sospende i licenziamenti
La Carlson Wagonlit Travel ha sospeso la procedura di licenziamento per tutti i 50 dipendenti della sede di Torino. L’azienda, che lo scorso 31 gennaio aveva annunciato di voler chiudere la storica sede piemontese per trasferirne le attività all’estero, ha avviato un confronto sindacale. Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, nell’incontro al Mise il 15 febbraio scorso alla presenza dei sindacati e nelle successive riunioni, aveva chiesto all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento proponendo supporto per soluzioni di permanenza in Italia che scongiurassero la chiusura della sede di Torino. Il ministro aveva sottolineato la necessità di rafforzare il settore nel nostro Paese affinché le aziende e continuino ad investire in Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA