Corriere della Sera

Il distacco si è fatto reale, ma non ancora definitivo

- di Mario Sconcerti

Il vantaggio si è fatto reale, Allegri sa che è tanto ma non definitivo. Di veramente cambiata è la prospettiv­a della partita con il Napoli, ora basta non perderla. Ma fossi il Napoli penserei che vincendo quella resterebbe da recuperare solo un punto in otto gare. Fra le due ipotesi rimane l’eccezional­ità della Juve che non prende più gol. Gli ultimi veri furono quelli della Sampdoria, tre, nel novembre scorso. Da allora è cambiata quasi una sola cosa, è rientrato Matuidi, allora titolare solo in una partita delle ultime cinque. Matuidi ha portato Allegri a perdere l’imbarazzo e ad abbassare con voluttà la linea di centrocamp­o di una decina di metri, molto più a difesa della difesa che a costruire gioco. Questo gli ha permesso di coprire la non esatta corrispond­enza di Pjanic col ruolo di regista e la perdita di memoria saltuaria di Khedira in fase di copertura. Non solo, ma in assenza di Cuadrado, ha lasciato spazio a un progetto forte di contropied­e. Di questo investimen­to sulle ripartenze Allegri ha fatto quasi un dispetto nei confronti di un Napoli che giocava ufficialme­nte meglio. Si è come ripiegato di più su se stesso andando a cercare gli spazi alle spalle degli altri come fosse stanco dei compliment­i all’estetica napoletana e volesse dimostrare la grande bellezza della praticità. Ha stravinto Allegri, anche con il Tottenham in Champions è andato via in contropied­e, anche con l’atalanta in casa. La difesa da tre mesi parte da Matuidi e da Pjanic e Khedira a ridosso della propria area. Questo chiude gli spazi e permette a Benatia e Chiellini di non far tirare gli avversari. È un gioco imperfetto che a me piace e soprattutt­o alla Juve rende. Ne fa la più adatta a qualunque partita. Quindi a vincere il campionato. Un’ipotesi salda, ma ancora un’ipotesi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy