Corriere della Sera

Conte distrutto da Messi saluta la Champions e il Chelsea

Leo realizza una doppietta e serve l’assist a Dembelè. L’ex bianconero nei piani del Paris Saint Germain

- Arianna Ravelli Alessandro Bocci

Tre allenatori italiani nei quarti della Champions League non succedeva da 12 anni (Ancelotti, Capello e Mancini nell’edizione 2005/06). Il quarto, invece, resta a casa. Antonio Conte e il Chelsea vengono travolti dal Barcellona, o meglio da Leo Messi, che vince quasi da solo: un gol dopo 128 secondi, l’assist del raddoppio a Dembelè a conclusion­e di un contropied­e supersonic­o e il 3-0 che chiude i giochi nel secondo tempo. Ha ragione Pep Guardiola: se l’argentino è in questa forma, i catalani sono la squadra favorita e quella da evitare domani a mezzogiorn­o nel sorteggio a Nyon. Un marziano. Imprendibi­le e letale.

Super Messi spacca la partita. Il Chelsea non aveva ancora quasi toccato il pallone che il Camp Nou, pieno all’inverosimi­le, già festeggia il destro maligno che passa sotto le gambe di Courtois. Conte resta di sasso davanti alla panchina. La sfida se l’era immaginata diversa. Invece troppo in fretta deve uscire dal guscio. I Blues lo fanno anche bene, alzando il baricentro e allargando il gioco. Uscendo con l’onore delle armi e due pali, presi da Alonso e Ruediger nel finale. Messi però è di un altro pianeta. Il Chelsea attacca, Leo determina. Con una progressio­ne irresistib­ile manda in crisi la difesa inglese e regala a Dembelè il pallone del 2-0. Il 3-0 passa ancora sotto le gambe di Courtois, che non scorderà facilmente la sua notte di passione.

Conte così saluta la Champions. Distrutto dal giocatore migliore del mondo insieme a Ronaldo. L’europa per Antonio è una specie di maledizion­e. Ora non deve fallire la Fa Cup, domenica nei quarti contro il Leicester. Ma il suo futuro è lontano da Londra. Il Psg è un’ipotesi concreta anche se ieri in Francia ha ripreso a circolare con forza l’ipotesi Mourinho, contestato dai tifosi del Manchester United dopo l’eliminazio­ne contro il Siviglia di Montella. Antonio aspetta. Anche il Real Madrid, se non dovesse vincere la Coppa. O il clamoroso ritorno sulla panchina della Nazionale. Il Barcellona, invece, entra nei quarti, con i tre allenatori italiani: Allegri (Juventus), Di Francesco (Roma) e Montella (Siviglia). Sorteggio libero, tutto è possibile, anche i derby nazionali. Ma con un Messi così (arrivato a 100 gol in Champions), l’importante è evitare il Barcellona.

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(Reuters) Mattatore Leo Messi, 30 anni, il re di Barcellona

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