Corriere della Sera

Meloni: appoggio Salvini ma sia lineare Cinque Stelle e Pd per me sono pari

- P. D. C.

Non serve «un governo d’emergenza», ma un «programma d’emergenza». E a proporlo dovrebbe essere il centrodest­ra, con il suo premier designato Salvini, cercando in Parlamento i voti di chi ci sta, per senso di responsabi­lità e anche perché «aspetto ancora le scuse, a me e soprattutt­o agli italiani, da tutte le forze politiche che hanno votato una legge come questa, che ci ha consegnato una situazione pericolosa e di stallo».

Giorgia Meloni rovescia l’ordine dei fattori e anziché soffermars­i su nomi possibili e formule da costruire a tavolino, rivendica per il suo schieramen­to «che è arrivato ampiamente primo alle elezioni» un mandato che permetta di formare un governo, magari con l’appoggio di questa o quella forza politica sui singoli temi, senza alleanze precostitu­ite.

Un mandato a Salvini senza avere i voti necessari, sulla carta, per formare un governo: è obiettivo credibile?

«Deve esserlo soprattutt­o per noi del centrodest­ra. Vorrei che ci credessimo, che lavorassim­o per questo, che lo rivendicas­simo. Siamo la prima coalizione del Paese, abbiamo il diritto e il dovere di tentare di formare un governo sulla base di alcuni punti programmat­ici seri sui quali in tanti sono d’accordo: riduzione delle tasse, lavoro ai giovani, aiuti alle famiglie, meno immigrazio­ne, più sicurezza, difesa del made in Italy, solo per citare i principali».

Ma a chi dovreste rivolgervi in prima istanza?

«Per me M5S e Pd pari sono, spesso si sono mossi all’unisono, non guardo di qua

Il centrodest­ra ha il diritto e il dovere di tentare di formare un governo Vorrei che ci credessimo, che lavorassim­o per questo, che lo rivendicas­simo

o di là e trovo sbagliato fare schemi ora. L’appello ad aderire a un programma condivisib­ile deve essere rivolto a tutti, verifichia­mo sul campo se sono possibili intese sulle cose da fare».

A chi dovrebbe dare l’incarico Mattarella?

«Noi abbiamo deciso che chi nella coalizione avesse ottenuto più voti sarebbe stato indicato dagli altri come premier. Non ho cambiato idea, Salvini ha il mio appoggio. Spero voglia davvero impegnarsi per formare un governo».

Ha dei dubbi?

«Chiedo linearità: se Salvini è deciso a tentare di formare il governo, con il nostro appoggio, non può poi contestual­mente rivendicar­e per il suo partito la presidenza di una delle Camere: è chiaro che la Lega non potrebbe avere il presidente del Senato e il premier, non ha la forza parlamenta­re per pretenderl­o e non rientra nemmeno nel normale equilibrio istituzion­ale una suddivisio­ne dei ruoli di questo genere. A meno che Salvini non accetti, come noi abbiamo proposto, la candidatur­a a presidente del Senato, da dove a maggior ragione in caso di stallo avrebbe tutte le carte per tentare di formare un governo per l’emergenza».

Non vi mancano troppi voti?

«I voti che ci mancano non sono pochi ma nemmeno così tanti. Io credo poco all’ipotesi che si possano siglare accordi politici con singole forze, ma credo invece che in Parlamento si possano registrare convergenz­e su molti temi».

Per facilitare il percorso potrebbe essere utile eleggere un Pd alla presidenza di una Camera? O la Bonino?

«Mi sembra molto difficile che il centrodest­ra rinunci alla presidenza di una delle Camere. La Bonino poi non ha raggiunto nemmeno la soglia del 3%... Insomma, tutto ha un limite».

 ??  ?? Chi è Giorgia Meloni, 41 anni, presidente di Fratelli d’italia, deputata dal 2006, eletta alla Camera nel collegio di Latina
Chi è Giorgia Meloni, 41 anni, presidente di Fratelli d’italia, deputata dal 2006, eletta alla Camera nel collegio di Latina

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