Corriere della Sera

Lavoro, dalle vetrine rotte ai corsi gratuiti

In 20 anni creati 7,5 milioni di posti: la storia delle agenzie raccontata dai protagonis­ti

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Vent’anni fa hanno messo le occasioni di impiego in vetrina. Una novità assoluta per l’italia. Anche se, spesso, quelle vetrine andavano in frantumi, specie durante le manifestaz­ioni di protesta. «Oppure ci venivano imbrattate, a noi è capitato diverse volte agli inizi», ricorda Stefano Colli Lanzi, numero uno di Gi Group, una società di somministr­azione (l’ex interinale) che adesso si è internazio­nalizzata (presente in 25 Paesi) e punta alla Borsa. «C’era un’ostilità culturale alla flessibili­tà. Eravamo visti come caporali». E oggi? «Il clima è cambiato, i lavoratori capiscono che noi intermedia­ri possiamo dare un valore aggiunto».

Il negozio del lavoro si è rivelato comodo per chi cercava un posto: bastava leggere l’offerta ed entrare. L’arrivo delle agenzie ha aperto le porte alla flessibili­tà del mercato, ma regolata: retribuzio­ne, ferie e malattie dei temporanei sono equiparate a chi ha un posto fisso, anche se la missione in azienda dura pochi giorni. Per i giovani, questo rimane il primo passo per entrare. Sono La storia

● Introdotto nel 1998 in Italia dalla cosiddetta «Legge Treu» che recepiva una direttiva europea, il lavoro in affitto (ex interinale) ha fatto partire un nuovo mercato, gestito dalle Agenzie per il lavoro. In Italia sono 2.500 le filiali aperte, nelle quali operano 10 mila dipendenti diretti 7,5 milioni i lavoratori che, dal 1998 a oggi, hanno avuto almeno un contratto, secondo i dati di Assolavoro, associazio­ne che raccoglie gran parte delle 90 agenzie per il lavoro, nomi allora sconosciut­i e adesso molto noti come Adecco guidata in Italia da Andrea Malacrida o Manpower (ad Riccardo Barberis). Nel terzo trimestre 2017 il numero di occupati al mese ha toccato quota 446 mila, in crescita del 12% rispetto a un anno prima. Aumenta anche il totale delle buste paga: sale più delle ore lavorate. Segno che crescono le qualifiche profession­ali.

Ma parlare solo di impiego significa cogliere una parte della realtà: i vecchi negozi del lavoro sono diventati un «marketplac­e»: oltre alla somministr­azione, selezionan­o i candidati, formano i dipendenti, gestiscono lo staff leasing assumendo direttamen­te le persone da piazzare: oltre 40 mila. Perché in vent’anni è cambiato tutto. «All’inizio facevamo evangelizz­azione presso i direttori del personale: la legge non era conosciuta, le aziende gestivano Retribuzio­ni nette erogate in 20 anni

nel 2017

4 miliardi di euro

Gettito Inps in 20 anni

nel 2017

2,5 miliardi di euro

Gettito Irpef in 20 anni 19

nel 2017

1,8 miliardi di euro 43 miliardi di euro miliardi di euro la flessibili­tà in forme non regolate», racconta Marco Ceresa, numero uno di Randstad, multinazio­nale olandese in Italia dal 1999, «oggi ci occupiamo di tutta la filiera del 27 miliardi di euro Persone formate (gennaio-settembre 2017)

161 La formazione finanziata

Lavoratori in missione temporanea in media al mese

(terzo trimestre 2017) 446 mila

Dipendenti diretti e assunti dalle agenzie 50 mila

Le filiali in Italia

2.500

personale». Nel futuro, uno degli aspetti strategici sarà la formazione: «Le società non trovano giovani adatti alle nuove attività, l’automazion­e o la Fabbrica 4.0». E Randstad

mila

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