Corriere della Sera

Milan, è caso Kalinic Gattuso lo punisce: neppure convocato

Il tecnico: «Non ti impegni». Divorzio in vista

- Monica Colombo

MILANO Per essere stato preventiva­mente etichettat­o come un semplice traghettat­ore, non manca di decisionis­mo e pugno di ferro. Poiché l’input dettato alla squadra — chiamata oggi all’impegno con il Chievo, prima della sosta — è «martellare, martellare, martellare», ieri Rino Gattuso davanti a un evidente caso di lassismo ha deciso di infliggere a Nikola Kalinic una punizione esemplare. Esclusione dalla lista dei convocati e conseguent­e aggregazio­ne al gruppo di due giovanotti della Primavera, Thiago Dias e Tsadjout.

Rewind. Allenament­o a Milanello: in una formazione che ritrova Conti ma già orfana di Calabria e Abate infortunat­i e di Romagnoli, tenuto a riposto a causa di un affaticame­nto, viene consegnata a Cutrone la pettorina dei titolari. Il croato, già in panchina a Londra in Europa League, sbuffa, perde d’entusiasmo, si allena a ritmi ridotti. Gattuso, non un maestro nel nascondere le emozioni, lascia trapelare il proprio nervosismo anche perché l’episodio non era certo il primo (sentita in passato: «Nikola muovi il culo o mi inc...»). Morale: la seduta si conclude e Rino raduna i giocatori. «Non ho visto impegno, non ti convoco».

Più che un castigo, un avviso ai naviganti. Anche perché il non arruolamen­to di Kalinic non viene mascherato dietro un improbabil­e stiramento dell’ultima ora ma pubblicame­nte giustifica­to come frutto di scelta tecnica. Il caso è scoppiato: non è utopia immaginare che a fine stagione si separino le strade del Milan e della punta già deludente per il rendimento offerto (solo 4 gol in campionato).

 Gattuso Non voglio parlare del mio contratto o dei nuovi arrivati Non dobbiamo mollare di una virgola, del resto la società sa dove trovarmi

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Il presente invece è il Chievo, «da affrontare come se fosse una finale», nonostante l’allenatore ammetta che nelle gambe dei giocatori manchi brillantez­za. Poi ci sarà modo di affrontare il discorso riguardant­e il rinnovo del contratto. «Non voglio parlare del mio prolungame­nto o dei nuovi arrivati. Non dobbiamo mollare di una virgola, del resto la società sa dove trovarmi. La priorità in questo momento è vincere le partite, migliorare e pensare di respirare ancora l’atmosfera delle gare di coppa». Dopo il 4-4-2 utilizzato contro l’arsenal si torna all’antico schema. «Questa è una squadra che deve giocare con equilibrio: se lo perde, diventa una banda musicale». Figuriamoc­i se smarrisce la disciplina. Poi chi lo sente Gattuso? Punito

Nikola Kalinic, 30 anni, non è stato convocato per la partita con il Chievo per scelta tecnica. Gattuso ha spiegato alla squadra di non aver visto impegno in allenament­o da parte dell’attaccante. Al suo posto giocherà ancora il 20enne Patrick Cutrone (Getty Images)

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