Corriere della Sera

Il no a Romani agita FI «Pretesto inaccettab­ile»

Azzurri contro Di Maio: Paolo ha le carte in regola per il Senato

- D. Gor.

Il giorno dopo il niet di ROMA Luigi Di Maio a Paolo Romani (Forza Italia) e Roberto Calderoli (Lega) come possibili presidenti del Senato, gli azzurri si schierano a difesa del proprio capogruppo a Palazzo Madama: «Ha tutte le carte in regola per quel ruolo».

Già nella mattina di ieri è lo stesso Romani a spiegare la sua posizione, replicando allo stop grillino a candidati «condannati e sotto processo». Un veto che qualcuno ha anche letto come un suggerimen­to scaturito dai veleni che scorrono all’interno del centrodest­ra.

Romani dunque chiarisce sull’accusa di peculato che lo coinvolge perché quando era assessore a Monza sua figlia, «all’epoca minorenne», aveva utilizzato il suo telefonino di servizio. «Il procedimen­to è ancora in corso — dichiara —. La Cassazione, riconoscen­do la tenuità del fatto, ha chiesto alla Corte d’appello di riconsider­are l’eventuale condanna». Poi ricorda di aver «immediatam­ente» risarcito la somma contestata «di poche migliaia di euro», e che «il comune amministra­to da una giunta di sinistra non ha ritenuto di costituirs­i parte civile». Se di responsabi­lità si vuole parlare, il mea culpa di

 Per quanto riguarda l’accusa di peculato, la vicenda mi rattrista perché vede coinvolta mia figlia e mette in discussion­e la mia capacità di padre Paolo Romani

Romani si concentra piuttosto sulla sua «capacità di padre di conciliare il lavoro e la famiglia e di esercitare come tutti il dovuto controllo». In parallelo, però, esprime l’auspicio che la scelta della seconda carica dello Stato resti «all’interno dell’alveo della politica e del giudizio sull’operato, l’esperienza e il possesso di quelle caratteris­tiche necessarie ad assumere un così importante ruolo istituzion­ale».

Infatti è proprio rivendican­do questi elementi che i suoi lo sostengono. «In Forza Italia è lui la figura che più di ogni altra può legittimam­ente candidarsi alla carica di presidente del Senato — dice il capogruppo alla Camera Renato Brunetta —. Ha personalit­à, esperienza, credibilit­à, conoscenza della macchina parlamenta­re e adeguato peso politico».

Sulla stessa linea Renato Schifani e Maurizio Gasparri: «Il suo senso delle istituzion­i, la sua correttezz­a pubblica, la sua attenzione nei confronti degli avversari, il suo tratto umano aperto, costituisc­ono sicurament­e garanzia di una guida autorevole, trasparent­e e imparziale».

Maristella Gelmini descrive come «pretesto inaccettab­ile» il tentativo di escludere Romani: «È persona perbene, è stimato in tutti gli ambienti per equilibrio e serietà». Anna Maria Bernini, sottolinea­ndo «la caratura morale di Romani», invita l’intera coalizione a appoggiarn­e la candidatur­a, e punta il dito contro «l’ennesima operazione di discredito da parte di chi vive all’insegna del moralismo a corrente alternata».

 ??  ?? Paolo Romani, 70 anni
Paolo Romani, 70 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy