Corriere della Sera

I neonazi saccheggia­no i vichinghi I simboli (distorti) del Grande Nord

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successo, così come in tv (la serie Vikings di History Channel), nella musica heavy metal («Fiero è il vento dal Mare del Nord» cantano i Judas Priest), e in un certo mondo ideologico di estrema destra che si è appropriat­o di alcuni simboli come 80 anni fa avevano fatto i nazisti con Wagner o Tolkien. Perché loro, i Vichinghi, nel ventunesim­o secolo sono un oggetto di culto, e di business. I loro miti sono contesi a suon di milioni e dispute filosofich­e, come ha notato anche il New York Times: dalla runa al martello del dio Thor, ai pantagruel­ici ● Questa lettera runica è una variante di othila. È l’«odal» e i nazisti la usarono come simbolo di «germanicit­à» ● Questa lettera runica è la «Gibor» («g»): fu utilizzata come primo simbolo del nazismo e fu seguita dalla svastica boccali per la birra. E alle idee, più o meno presunte: l’amore per la terra, i cibi naturali, gli antenati-dei, che Himmler identificò un giorno con il suo «sangue e suolo», e con la ricerca dell’«ultima Thule», l’isola che avrebbe generato la razza ariana. Tutto questo, oggi, rivive e preoccupa al di là del folklore. Soprattutt­o in Norvegia, una delle «culle» dei Vichinghi. Il suo turismo, già florido, ha avuto impulso grazie a loro, alle loro navi ritrovate qua e là. Un’università locale ha lanciato un corso, finanziato dal governo, su «come vivere da vichingo».

Ma c’è un lato più oscuro: sognava di Erik anche Anders Breivik, il terrorista neonazista che nel 2011 uccise 77 persone. E in molti chiedono oggi alla squadra nazionale di sci alpino, battezzata «Vichingo all’assalto», di cambiare il simbolo cucito sui suoi maglioni. Una «runa», uguale a quella che sfoggiano i militanti del «Movimento di resistenza nordica»: gente che è andata davanti alle sinagoghe, fiaccole accese, inneggiand­o a Breivik. E a Quisling, l’ufficiale norvegese che si mise al servizio di Hitler.

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 ??  ?? Emblemi ● La croce celtica, o croce di san Patrizio, simboleggi­a il sole. Dopo la guerra è diventata l’emblema dei neo fascismi
Emblemi ● La croce celtica, o croce di san Patrizio, simboleggi­a il sole. Dopo la guerra è diventata l’emblema dei neo fascismi

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