Corriere della Sera

La sindrome di Down e i sorrisi di Anna: «Una lezione di vita»

- Paolo Foschini

Trisomia 21. «Quando la ginecologa ha pronunciat­o quelle due parole ho avuto un tuffo al cuore. Mi sono spaventato da morire, ho cominciato a farmi film orribili, mi sono sentito perduto. Mia moglie invece ha sempliceme­nte chiesto: è maschio o femmina? Così mi è arrivata l’illuminazi­one. Io mi stavo preoccupan­do di cosa stava succedendo, lei di chi stava arrivando».

Comincia così la storia raccontata a Elisabetta Soglio da Guido e Daniela Marangoni a proposito della loro terza figlia: Anna nata a Noventa in provincia di Padova con la sindrome di Down, Anna che compirà 4 anni sabato, Anna che — come ripete Guido — è «la nostra Buona Notizia». E Anna il cui sorriso solare, alla vigilia della Giornata mondiale sulla Sindrome di Down fissata dall’onu per il 21 marzo di ogni anno, è infatti la foto che riempirà domani la prima pagina di Buone Notizie, il settimanal­e del Corriere della Sera in edicola gratis con il quotidiano come ogni martedì.

Anna che peraltro è da tempo anche una pagina facebook (Buonenotiz­iesecondoa­nna) da 50 mila condivisio­ni, un libro (Anna che sorride alla pioggia), un testo teatrale (Siamo fatti diversi perché siamo poesia) in scena domani a Bologna per destinarne gli incassi a favore del «Progetto genoma 21». Anna che ha insegnato ai L’inserto

● Ogni martedì, gratuitame­nte in allegato con il Corriere della Sera, trovate in edicola «Buone Notizie»

● Il settimanal­e si occupa dell’«impresa del bene» in Italia e nel mondo con storie e volti suoi genitori che «ogni nostro punto debole può diventare un modo per incontrare l’altro», senza far finta che sia facile perché «ci ha costretti ad affrontare cose nuove», ma soprattutt­o Anna che è una bambina sempre allegra, che va a scuola in piscina e a ginnastica artistica con entusiasmo esplosivo, e che a chi la conosce trasmette quotidiana­mente l’arte — oggi arte più che mai — di vivere «in slow motion apprezzand­o i dettagli e il valore del tempo», come ripetono Guido e Daniela citando il musicista Ezio Bosso: «La disabilità è un problema di tutti perché può anche migliorare la qualità della vita di tutti».

Nelle altre pagine del settimanal­e anche la storia di Hunter Halder, l’americano che ogni anno recupera con i suoi settemila volontari 500 tonnellate di cibo per i poveri di Lisbona; la graphic novel su «Isabel, la scalatrice che non molla mai»; e ancora: gli studenti del Politecnic­o che «mappano il mondo», la dottoressa missionari­a che attraversa in moto la Savana per operare malati e feriti di guerra, lo stage per giovani hi-tech accanto agli anziani soli. L’inchiesta di questa settimana è sul modello-trasparenz­a del Terzo settore nel Regno Unito e il Male Nostrum è dedicato ai danni provocati dai cambiament­i climatici.

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Domani La copertina del nuovo numero di «Buone Notizie» da domani gratis in edicola

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