Grande collaborazione e nessuna presunzione così i giovani arbitri tracciano la nuova via
La tecnologia, in serie A, è intervenuta massicciamente in molte partite caratterizzate da iniziali errori di valutazione dei falli in area e del fuorigioco. Molti errori degli arbitri e dei guardalinee sono stati corretti dalla Var con decisioni che hanno riequilibrato gare e risultati. La regolarità delle gare è stata, pertanto, garantita e la collaborazione tra le coppie di arbitri è apparsa necessaria ma soprattutto accettata con umiltà dall’arbitro centrale. A quattro coppie di giovani fischietti sono capitate gare complicate: gli arbitri centrali, Manganiello-di Bello-mariani- Gavillucci, hanno talvolta sbagliato ma rapidamente i Var rispettivi, Aureliano-fabbri-pairettochiffi hanno raccomandato e ottenuta la correzione regolamentare. Questi ultimi sono tutti poco esperti ma sembrano a loro agio con l’arbitraggio tecnologico. Se davanti al monitor vedono l’errore dei colleghi in campo e li sostengono si gettano le basi per l’arbitraggio con coppie intercambiabili. Tutti in grado di correggere e tutti pronti ad accettare, dopo verifica. In queste partite, così dirette, tanti rigori inizialmente contestati ma poi accettati vista la volontà degli arbitri di modificare l’iniziale decisione sbagliata: un segnale significativo e positivo che arriva dai calciatori. Ovviamente si spera che la qualità arbitrale migliori e si limiti l’uso della Var che, quando è frequente, genera giuste perplessità.
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