È possibile programmare l’intelligenza artificiale perché impari a «prevedere»
(nella foto Ap il luogo dell’incidente): ora si dovrà stabilire se la responsabilità sia stata dell’operatore di sicurezza o del software sempre necessaria la presenza erano state prese. di un essere umano pronto Una delle grosse sfide dell’automobile a prendere i comandi del veicolo. che si guida da sola Un autista di sicurezza di è difatti di chi è la responsabilità Uber era presente anche in in caso di incidente: non questo caso e, dunque, bisognerà essendoci il guidatore restano attendere l’esito delle il produttore dell’hardware indagini per risolvere il dilemma: (la macchina), del software errore umano o della (Uber e Volvo in questo caso) e tecnologia? Uber ha sospeso chi offre il servizio (sempre prudentemente le sperimentazioni Uber). Certo, in questo test e si è fatta sentire attraverso c’erano delle polizze ad hoc un tweet dell’amministratore ma bisognerebbe sapere cosa delegato, Dara Khosrowshahi: prevedono in caso si possano
● «È una notizia terribilmente dimostrare dei difetti, per Il precedente triste. Lavoriamo esempio, nello sviluppo del con le autorità per capire cosa software. I test Uber delle vetture è accaduto». senza guidatore in corso
L’ex manager iraniano di in diverse città, fra le quali Expedia era giunto solo lo San Francisco, Phoenix, Pittsburgh scorso agosto per risolvere i e Toronto, sono stati comportamenti da «cattivo tutti sospesi (e questo è già un ragazzo» del fondatore di segnale) anche se in alcune Uber, Travis Kalanick. Di certo città restano quelli delle altre non si aspettava di dover affrontare società come la Waymo di Google. ? questa situazione che potrebbe avere anche dei La National Transportation risvolti penali se si dovesse Safety Board aveva svolto delle scoprire che non tutte le precauzioni indagini nel 2016 su un altro
Le risposte sono state realizzate in collaborazione con il professor Luca Bascetta, docente di Automatic control al Politecnico di Milano.
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Dal punto di vista informatico, come funziona un’automobile a guida autonoma?
Si tratta di un mix di tecnologie integrate fra loro. Dalla visione computerizzata, che sostituisce lo sguardo del guidatore umano, alla sensoristica, che aiuta a definire le distanze dagli ostacoli, fino ai sistemi di localizzazione e organizzazione del percorso, cioè una specie di navigatore avanzato.
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Qual è lo scoglio tecnologico più complesso da risolvere per avere delle auto senza pilota sicure?
Le questioni da risolvere sono sostanzialmente due. La prima, e ancora ampiamente irrisolta, è la percezione della realtà, cioè come l’intelligenza artificiale che «guida» la macchina riconosce il mondo e divide fra costanti e variabili del
Le difficoltà
In città le variabili aumentano e i comportamenti degli uomini rischiano di apparire come movimenti inconsulti
paesaggio. La seconda questione riguarda il controllo fisico del mezzo, dal confort di frenata e accelerazione fino allo stile di guida in diversi contesti (pensiamo ad esempio a una strada dissestata o nei pressi di una scuola).
Quali sono i contesti dove i test creano maggiori problemi?
Sono i contesti urbani. Per un computer guidare su un’autostrada è un compito tutto sommato raggiungibile. Le variabili sono limitate: tenere la distanza, cambiare corsia e poche altre cose. Altra cosa è la guida in città: le variabili aumentano e la presenza dell’uomo (a piedi o in bicicletta) è pervasiva.
Perché queste auto fanno fatica a riconoscere l’elemento umano?
Perché è imprevedibile. Un guidatore può decidere all’ultimo minuto di frenare o passare a un incrocio con il giallo, oppure di scartare all’improvviso una buca. Tutti movimenti che per una macchina appaiono inconsulti. Manca, per così dire, di esperienza pregressa, l’elemento fondamentale che permette all’uomo di prevedere le azioni di chi gli sta attorno.
Cosa potrebbe aiutare lo sviluppo delle «driverless car»?
Un’infrastruttura stradale più razionale. Infatti oggi le nostre strade sono ricche di segnali stradali che all’intelligenza artificiale non sono per nulla d’aiuto. Inoltre l’aumento di driverless car in circolazione aumenterebbe i livelli di sicurezza poiché dialogherebbero fra loro.