Corriere della Sera

È possibile programmar­e l’intelligen­za artificial­e perché impari a «prevedere»

- Massimilia­no Del Barba

(nella foto Ap il luogo dell’incidente): ora si dovrà stabilire se la responsabi­lità sia stata dell’operatore di sicurezza o del software sempre necessaria la presenza erano state prese. di un essere umano pronto Una delle grosse sfide dell’automobile a prendere i comandi del veicolo. che si guida da sola Un autista di sicurezza di è difatti di chi è la responsabi­lità Uber era presente anche in in caso di incidente: non questo caso e, dunque, bisognerà essendoci il guidatore restano attendere l’esito delle il produttore dell’hardware indagini per risolvere il dilemma: (la macchina), del software errore umano o della (Uber e Volvo in questo caso) e tecnologia? Uber ha sospeso chi offre il servizio (sempre prudenteme­nte le sperimenta­zioni Uber). Certo, in questo test e si è fatta sentire attraverso c’erano delle polizze ad hoc un tweet dell’amministra­tore ma bisognereb­be sapere cosa delegato, Dara Khosrowsha­hi: prevedono in caso si possano

● «È una notizia terribilme­nte dimostrare dei difetti, per Il precedente triste. Lavoriamo esempio, nello sviluppo del con le autorità per capire cosa software. I test Uber delle vetture è accaduto». senza guidatore in corso

L’ex manager iraniano di in diverse città, fra le quali Expedia era giunto solo lo San Francisco, Phoenix, Pittsburgh scorso agosto per risolvere i e Toronto, sono stati comportame­nti da «cattivo tutti sospesi (e questo è già un ragazzo» del fondatore di segnale) anche se in alcune Uber, Travis Kalanick. Di certo città restano quelli delle altre non si aspettava di dover affrontare società come la Waymo di Google. ? questa situazione che potrebbe avere anche dei La National Transporta­tion risvolti penali se si dovesse Safety Board aveva svolto delle scoprire che non tutte le precauzion­i indagini nel 2016 su un altro

Le risposte sono state realizzate in collaboraz­ione con il professor Luca Bascetta, docente di Automatic control al Politecnic­o di Milano.

1

Dal punto di vista informatic­o, come funziona un’automobile a guida autonoma?

Si tratta di un mix di tecnologie integrate fra loro. Dalla visione computeriz­zata, che sostituisc­e lo sguardo del guidatore umano, alla sensoristi­ca, che aiuta a definire le distanze dagli ostacoli, fino ai sistemi di localizzaz­ione e organizzaz­ione del percorso, cioè una specie di navigatore avanzato.

2

Qual è lo scoglio tecnologic­o più complesso da risolvere per avere delle auto senza pilota sicure?

Le questioni da risolvere sono sostanzial­mente due. La prima, e ancora ampiamente irrisolta, è la percezione della realtà, cioè come l’intelligen­za artificial­e che «guida» la macchina riconosce il mondo e divide fra costanti e variabili del

Le difficoltà

In città le variabili aumentano e i comportame­nti degli uomini rischiano di apparire come movimenti inconsulti

paesaggio. La seconda questione riguarda il controllo fisico del mezzo, dal confort di frenata e accelerazi­one fino allo stile di guida in diversi contesti (pensiamo ad esempio a una strada dissestata o nei pressi di una scuola).

Quali sono i contesti dove i test creano maggiori problemi?

Sono i contesti urbani. Per un computer guidare su un’autostrada è un compito tutto sommato raggiungib­ile. Le variabili sono limitate: tenere la distanza, cambiare corsia e poche altre cose. Altra cosa è la guida in città: le variabili aumentano e la presenza dell’uomo (a piedi o in bicicletta) è pervasiva.

Perché queste auto fanno fatica a riconoscer­e l’elemento umano?

Perché è imprevedib­ile. Un guidatore può decidere all’ultimo minuto di frenare o passare a un incrocio con il giallo, oppure di scartare all’improvviso una buca. Tutti movimenti che per una macchina appaiono inconsulti. Manca, per così dire, di esperienza pregressa, l’elemento fondamenta­le che permette all’uomo di prevedere le azioni di chi gli sta attorno.

Cosa potrebbe aiutare lo sviluppo delle «driverless car»?

Un’infrastrut­tura stradale più razionale. Infatti oggi le nostre strade sono ricche di segnali stradali che all’intelligen­za artificial­e non sono per nulla d’aiuto. Inoltre l’aumento di driverless car in circolazio­ne aumentereb­be i livelli di sicurezza poiché dialoghere­bbero fra loro.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy