Corriere della Sera

Spalletti ci crede: per fargli spazio ha ridisegnat­o il centrocamp­o

- Guido De Carolis

MILANO Le scommesse sono sempre un rischio. Con Rafinha però l’inter l’ha vinta. Il brasiliano è un jolly pescato quasi per caso nel mercato di gennaio. Costretti a lavorare senza poter spendere, il direttore tecnico di Suning, Walter Sabatini, e il direttore sportivo nerazzurro, Piero Ausilio, sono riusciti a individuar­e il giocatore utile a Luciano Spalletti. Un centrocamp­ista duttile perché capace di ricoprire più ruoli, ma soprattutt­o di grande tecnica e in grado di muoversi negli spazi sempre stretti della serie A. Così è arrivato in prestito secco, a costo zero, il brasiliano del Barcellona. Indiscutib­ili le qualità, i dubbi erano legati alla tenuta atletica del 25enne Rafinha, figlio di Mazinho (ex di Lecce e Fiorentina a inizio anni 90) e fratello di Thiago Alcantara, centrocamp­ista del Bayern Monaco. «Il papà gli ha spiegato molto bene il calcio italiano — analizza l’ex bomber Alessandro Altobelli —. Era proprio il tipo di giocatore che serviva all’inter che da tempo cercava un trequartis­ta con le sue caratteris­tiche. Ha una tecnica eccellente, vede il gioco prima degli altri e ti mette in condizione di far gol, è perfetto per stare alle spalle di Icardi. In più ha colpi personali, come può averne Dybala e in passato ne aveva Totti, in grado di cambiare la partita. C’erano dubbi sulla tenuta atletica, mi pare però che il suo minutaggio si stia alzando ogni settimana che passa». Il grave infortunio di due anni fa al legamento crociato e quello della passata stagione al menisco hanno pesato sulla carriera di Rafinha, entrato e inevitabil­mente uscito dal giro del Brasile. Il fratello Thiago Alcantara ha preferito giocare con la Spagna, lui sogna di tornare nella Nazionale verdeoro e di restare in nerazzurro. «Voglio rimanere qui. Poi ovviamente il mio riscatto dipenderà dall’inter», ha raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport qualche settimana fa. La cifra non è bassa: 35 milioni da versare al Barcellona entro il 30 giugno. Non pochi per l’inter che come priorità ha quella di trattenere il terzino Cancelo e anche lui viaggia sui 35 milioni. «Rafinha sta dando imprevedib­ilità e fantasia al centrocamp­o dell’inter che si era un po’ standardiz­zato, diventando prevedibil­e. Le qualità tecniche sono indiscutib­ili, ora deve mostrare continuità. Sta iniziando a fare molto bene, ma se fossi un dirigente aspetterei ancora un po’ a riscattarl­o. Certo che se è integro nel campionato italiano può fare la differenza», sintetizza l’ex attaccante nerazzurro Aldo Serena. Spalletti però si è innamorato del mancino Rafinha, tanto da smontare il centrocamp­o assemblato con Vecino e Borja Valero per fargli spazio. Dai 65 minuti giocati contro Benevento e Napoli si è passati agli 80 di domenica con la Sampdoria: un netto migliorame­nto. L’eventuale permanenza a Milano, città amata dal brasiliano, è legata anche alla Champions. E con le sue giocate e, magari, i suoi gol si può raggiunger­e.

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