Gli assaggi guidati di Prosecco Doc tra gusto, curiosità e uve antiche
Sapevate che l’uva con cui si produce il Prosecco Doc risale all’epoca romana? La varietà Glera, una delle più usate per il vino tipico del Nord Est, è un vitigno autoctono che cresce tra cinque province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e quattro del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine) e che vanta una storia di duemila anni. A Cibo a Regola d’arte sarà possibile scoprire queste e molte altre curiosità sullo spumante italiano più famoso nel mondo — con 8.159 aziende vitivinicole, 269 case spumantistiche, 200 milioni di bottiglie e un brand che ormai è simbolo dello stile di vita italiano all’estero — grazie alla wine experience di sabato 24 marzo (ore 20.30, 70 posti su prenotazione sul sito Ciboaregoladarte.it a 10 euro a persona): un percorso alla scoperta delle migliori etichette scelte dal Consorzio di tutela del Prosecco Doc, l’istituzione che dal 2009 coordina e promuove la denominazione di origine controllata e che da quest’anno è anche partner della manifestazione del Corriere, sia a Milano che nelle future tappe di Treviso (2-3 giugno) e Napoli (ottobre). La degustazione sarà condotta da Luciano Ferraro, caporedattore centrale del quotidiano ed esperto di vini. Gran finale con brindisi, poi, domenica sera dopo l’ultima masterclass in programma.
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