Corriere della Sera

Piano A2A, la spinta sui dividendi «Nel 2021 rinnovabil­i a quota 45%»

Camerano: valutiamo il dossier solare Rtr. Valotti: uno stimolo per i competitor

- Francesca Basso

MILANO Crescere su rinnovabil­i, digitale e innovazion­e attraverso 2,8 miliardi di investimen­ti. Continuare a creare valore per i territori. Spinta sui dividendi. A2A, la multiutili­ty che ha i Comuni di Milano e Brescia come soci di maggioranz­a, ieri ha presentato il piano strategico 20182022 e ha comunicato i conti 2017: 293 milioni di utile netto (+26%), ricavi per 5,9 miliardi (+16%).

«Investirem­o mezzo miliardo per portare la produzione di energia da fonti rinnovabil­i dall’attuale 29% al 45% a fine piano», ha spiegato l’amministra­tore delegato Valerio Camerano, che ha anche aggiunto: «Nell’arco di piano distribuir­emo 1,1 miliardi di dividendi». Una cedola di 6,7 centesimi per azione nel 2018, di 7,5 centesimi nel 2019, contro i 5,7 distribuit­i nel 2017, e «una crescita minima del 5% negli anni successivi».

Sul tavolo di A2A c’è anche il dossier che riguarda gli asset fotovoltai­ci in Italia di Rtr, messi in vendita da Terra Firma, oltre 330 Mw per un valore stimato superiore al miliardo: «L’interesse c’è — ha detto Camerano — lo stiamo valutando» e non esclude un’offerta «in partnershi­p». Il piano prevede una crescita nelle rinnovabil­i attraverso acquisizio­ni e sviluppo, «per raggiunger­e capacità per 170 Mw». L’idroelettr­ico, ha spiegato Camerano, resterà sostanzial­mente invariato, ma il gruppo crescerà nelle altre fonti. «Al 2025 A2A sarà un gruppo decarboniz­zato», ha previsto il ceo, riferendos­i all’addio al carbone e all’olio, ma mantenendo il parco termoelett­rico.

Il nuovo piano industrial­e, che è stato battezzato «Tec» perché si articola su tre assi (trasformaz­ione, eccellenza, community), punterà anche sull’economia circolare: «Prevediamo la costruzion­e di 12 impianti per la filiera ambientale per il trattament­o dei rifiuti considerat­i commodity e non scarti, il 70% dei quali ha già l’autorizzaz­ione o siamo vicini, poi crescita inorganica e da acquisizio­ni». Centrale anche il capitolo digitalizz­azione: «Prevediamo mezzo miliardo di investimen­ti cumulati su progetti digitali e di innovazion­e tecnologic­a — ha spiegato Camerano — pari al 20% degli investimen­ti totali di gruppo».

Il presidente di A2A, Giovanni Valotti, ha sottolinea­to la decisione di «integrare il piano strategico e di sostenibil­ità e di non incorporar­e per prudenza varie iniziative di crescita, tra cui le aggregazio­ni territoria­li»: «Confidiamo di chiudere la multiutili­ty del Nord entro l’estate e potrà portare 60-70 milioni di margine operativo lordo aggiuntivo rispetto ai numeri del piano». Con la nuova strategia 2018-2022, ha concluso Valotti, «vogliamo segnare ancora di più la differenza con i competitor e fare da traino per tutto il settore dei pubblici servizi, uno stimolo per tutte le altre aziende del settore».

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Jerome Powell, 65 anni, presidente della Federal Reserve
 ??  ?? In alto, l’amministra­tore delegato di A2A Valerio Camerano (54 anni) Sopra, il presidente Giovanni Valotti (55). Il piano di A2A 2018-2021 si focalizza su tre linee guida strategich­e (Trasformaz­ione, Eccellenza e Community), da cui il nome «TEC»
In alto, l’amministra­tore delegato di A2A Valerio Camerano (54 anni) Sopra, il presidente Giovanni Valotti (55). Il piano di A2A 2018-2021 si focalizza su tre linee guida strategich­e (Trasformaz­ione, Eccellenza e Community), da cui il nome «TEC»
 ??  ?? I vertici
I vertici

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