Rileggere Fruttero & Lucentini Pionieri «pop» della letteratura
Al via stasera al grattacielo Intesa Sanpaolo un ciclo di tre incontri dedicato ai due autori
Testimoni di una stagione editoriale densissima e pionieri di una letteratura che accordava il ritratto socio-antropologico del Paese con il genere pop del giallo, Carlo Fruttero (1926-2012) e Franco Lucentini (1920–2002) hanno lasciato una produzione assai vasta, che comprende i romanzi più noti, come La donna della domenica (1972) o Enigma in luogo di mare (1991), ma anche una quantità di saggi e raccolte, antologie, testi sulla scrittura che hanno fatto epoca, e molto altro.
Alla «ditta» Fruttero & Lucentini è dedicato il nuovo ciclo di letture promosso da Intesa Sanpaolo che inizia stasera al Grattacielo di Torino: Fruttero & Lucentini, basta il nome. Un ciclo, curato da Giulia Cogoli, che prosegue la serie dedicata ai grandi della letteratura italiana, e ha già proposto trilogie di incontri su Natalia Ginzburg (nel 2016) e su Primo Levi (nel 2017).
«Ci sono due motivi — spiega Cogoli — per cui abbiamo scelto questi autori: uno è personale ed è un amore incondizionato per loro come scrittori e come personaggi dell’editoria. E l’altro è la speranza che queste letture avvicinino il pubblico giovane a questi scrittori che hanno inventato la letteratura antropologica». Ricordando il tutto esaurito delle edizioni precedenti interviene Stefano Lucchini (chief institutional affairs e external communication officer di Intesa Sanpaolo): «Il grattacielo Intesa Sanpaolo torna a essere protagonista in città con il nuovo ciclo di letture dedicato a due grandi torinesi come Fruttero e Lucentini e alla loro ineguagliabile capacità di regalarci pagine entrate ormai nel vissuto collettivo nazionale».
Anche in questo ciclo, ciascuna delle letture sarà affidata a un noto attore: inizia questa sera Giuseppe Cederna con brani dal testo del 1985, La prevalenza del cretino, che fu il primo della felice quadrilogia; prosegue mercoledì 28 Gabriele Lavia con brani dal saggio sulla scrittura (e in particolare sulla scrittura a quattro mani) I ferri del mestiere, chiude il 4 aprile Licia Maglietta con la lettura da La donna della domenica (tutti gli incontri sono alle ore 21, ingresso gratuito con prenotazione sul sito grattacielointesasanpaolo.com/news).
Ogni incontro avrà l’introduzione e il commento del critico Domenico Scarpa, che cura tra l’altro i due Meridiani dedicati a Fruttero & Lucentini che usciranno nell’autunno 2019 con il titolo Opere di bottega.
«Nella prima serata — ci anticipa Scarpa — vogliamo far vedere due grandi scrittori che si inventano la società reale italiana, e se la inventano così bene... da vedere ciò che pochi avevano visto fino a quel momento, cioè l’esistenza della figura del cretino. Nella seconda serata ci occuperemo dei loro sessant’anni di lavoro e di promozione di tutti i generi letterari, preferibilmente quelli di “serie b”, la promozione del giallo, della fantascienza, ma anche della traduzione e quant’altro...».
Chiude il critico: «E nella serata de La donna della domenica, parleremo della loro promozione di Torino, cui hanno fatto cambiare colore, dal grigio officina al colore arcobaleno che le è rimasto. Il loro era un arcobaleno tutto giallo, il giallo che nessuno allora praticava. Senza di loro non avremmo avuto gli altri, che discendono da lì, fino a Camilleri e Malvaldi. I gialli di oggi vengono dal trench di Fruttero & Lucentini».
Le letture
Saranno affidate a tre attori: Giuseppe Cederna, Gabriele Lavia e Licia Maglietta