Corriere della Sera

«Hamilton in stato di grazia Vettel? È da Mondiale solo con la Rossa perfetta»

Massa: «Ho la Ferrari nel cuore, ma la Mercedes resta favorita»

- Daniele Sparisci

Domenica alle 7.10 del mattino per la prima volta dopo tanti anni Felipe Massa assisterà al Gp d’australia da spettatore, «cercando di fare piano per non disturbare mia moglie». Si è ritirato da pochi mesi il brasiliano ma è un po’ come se fosse ancora a Melbourne. È diventato presidente della commission­e kart della Fia: «Voglio ridare ai giovani e a questo mondo un po’ di quanto ho ricevuto». La sua conoscenza tecnica, il suo passato ferrarista e i suoi legami solidi con il paddock aiutano a decifrare che stagione sarà.

Si parla di lotta a tre fra Mercedes, Ferrari e Red Bull. Lei ci crede?

«Sarebbe bello. Ma temo che non succederà così facilmente».

Perché?

«Perché nel precampion­ato si dicono tante cose e poi in gara e ne succedono altre. La Mercedes per ora non ha mostrato niente, ha solo pensato a nasconders­i».

È ancora favorita?

«Sì, quando vinci così tanto e da così tanto non puoi non esserlo. E poi si capisce anche dalle facce dei piloti, nei test sia Hamilton sia Bottas erano più che soddisfatt­i: se ci fossero state grane, avrebbero avuto un atteggiame­nto diverso. Un pilota più di tanto non riesce a mascherare».

Lewis sostiene di essere ancora affamato. Come è possibile?

«Lo capisco, gli riesce tutto facile. Quando a 33 anni hai già battuto i record di Senna e Schumacher ti carichi ancora di più. Ti senti quasi imbattibil­e. E poi un team così ti rende la vita semplice: sono convinto che se al posto di Lewis ci fosse stato Fernando anche lui avrebbe raggiunto traguardi simili».

E la Ferrari?

«È cresciuta tanto, ha lavorato benissimo, ma le manca ancora qualcosa per diventare la squadra da battere».

Che cosa?

«Servono tempo e stabilità, ci sono stati tanti cambiament­i e vanno assorbiti. Quando sono arrivato a Maranello venivamo da un periodo di vittorie, c’era un gruppo che lavorava in modo rilassato partendo dai risultati ottenuti. Il ciclo di Schumacher, il Mondiale vinto da Kimi nel 2007, quello costruttor­i l’anno successivo e poi dal 2009 al 2013 ci siamo andati ancora vicini in altre occasioni. Non è semplice fare l’ultimo passo».

Vettel ha pagato cari alcuni errori di nervosismo. Avrà imparato la lezione?

«Ma certo. Sebastian ha tutto per tornare a vincere il campionato. Secondo me è uno dei più forti con Hamilton e Alonso, se ha la macchina perfetta non sbaglia».

Passiamo alla Red Bull, c’è chi la vede addirittur­a da titolo...

«Ha mostrato un buon potenziale nelle prove ma da qui a darla favorita ce ne passa. La vedo in lotta con la Ferrari, non più avanti. Con una differenza rispetto al 2017: era partita malissimo per crescere tanto dopo. Stavolta si farà trovare subito pronta».

È l’anno di Verstappen?

«L’ho visto debuttare a 17 anni. Max è un grandissim­o talento, ma deve migliorare ancora qualcosa sul piano mentale. L’anno scorso ha commesso qualche leggerezza, cose che non puoi permettert­i se lotti per il Mondiale. Ecco, mi piacerebbe vederlo correre ancora di più sotto pressione».

E Ricciardo?

«Mi piace tantissimo, Daniel è un pilota spettacola­re e porta sempre a casa punti importanti. La regolarità è un valore fondamenta­le, Max forse può prendere spunto dal compagno».

Parla spesso di Alonso, l’ha sorpresa la scelta di Fernando di partecipar­e anche al Mondiale di durata?

«No, lui è così. Se non vince si deprime. E sa bene che per quanto possa migliorare la Mclaren al massimo può essere la quarta forza».

Chi vede dietro a quei tre?

«Più della Mclaren la Renault. Sta spendendo tanto e ha una coppia ottima, Nico Hulkenberg e Carlos Sainz».

Suo figlio Felipinho va sui kart, c’è un altro Massa in arrivo?

«Non lo so, sarà lui a decidere la sua strada. Io non spingo perché segua la mia. A 8 anni è anche molto bravo a calcio, l’importante è che ami lo sport».

Domenica quindi caffè, tv al minimo e divano. Per chi tifa Felipe Massa?

«La Ferrari è sempre nel mio cuore. Sono orgoglioso di quel passato che vivrà per sempre, se viene a casa mia vedrà quanto è piena di ricordi rossi».

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A Lewis riesce tutto, a Maranello sono cresciuti ma servono tempo e stabilità

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36 anni, si è ritirato a fine 2017. In Ferrari dal 2006 al 2013 (Getty Images)
Felipe Massa 36 anni, si è ritirato a fine 2017. In Ferrari dal 2006 al 2013 (Getty Images)

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