Salvini oltre un’ora all’ambasciata Usa: c’è fiducia nell’italia
Scelto Fedriga per il Friuli-venezia Giulia
Gli incontri
● Lewis Eisenberg, ambasciatore americano a Roma, ieri ha ricevuto il leader della Lega Matteo Salvini: è stato il primo di una serie di incontri previsti con i maggiori esponenti politici del dopo elezioni
● L’ambasciata ha postato una nota su Twitter per far sapere che Eisenberg «accoglie con favore l’opportunità di ascoltare dai leader politici italiani i loro progetti sul futuro dell’italia e su come Italia e Stati Uniti potranno continuare a lavorare insieme per mantenere forti legami transatlantici e assicurare la crescita economica» ROMA Un’ora e mezzo di colloquio, un modo per conoscersi, ma anche un giro d’orizzonte reciproco: di natura geopolitica, sulle relazioni italiane con Mosca e Washington, con la Ue di Bruxelles, sui programmi di un possibile governo di centrodestra, sugli immigrati e le politiche di gestione del fenomeno.
Da un parte Matteo Salvini, per la prima volta come ospite all’ambasciata americana, accompagnato da Giancarlo Giorgetti. Dall’altro Lewis Eisenberg, uno che più che politica ha masticato finanza, ex Goldman Sachs, famiglia di grandi imprenditori, creatore di uno dei fondi di investimento più conosciuti negli Stati Uniti, repubblicano di ferro, finanziatore della campagna di Donald Trump, da meno di un anno nuovo ambasciatore in Italia.
La durata dell’incontro racconta che non si è trattato solo di una presentazione. I temi trattati dimostrano che si è scesi nel dettaglio, che a Washington sono frettolosi di sapere quale potrebbe essere l’agenda di un nuovo governo italiano con Salvini come player di primo piano.
Ne parla lo stesso Salvini, subito dopo, a Montecitorio: «Un’ora e mezza molto interessante, di cui sono orgoglioso. Gli abbiamo spiegato che idea d’italia abbiamo nel contesto europeo, che trattati europei vogliamo modificare e come. Loro hanno “America great again”, noi abbiamo “Prima gli italiani”, sono due programmi perfettamente sovrapponibili». Gli Stati Uniti, ha detto il leader del Carroccio, «guardano con fiducia all’italia».
Giudicato prematuro da alcuni, reso noto dalle agenzie di stampa e non dalla comunicazione della struttura diplomatica americana, due giorni fa, l’incontro ha sicuramente avuto una gestione non troppo facile negli uffici di via Veneto. Per alcuni, addirittura, l’input sarebbe arrivato direttamente da Washington.
Di sicuro ieri l’ambasciata americana ha sentito il bisogno di precisare che Eisenberg vedrà anche altri leader. L’ambasciatore americano a Roma «ha accolto con favore» l’incontro avuto con Matteo Salvini, con cui ha «concordato sull’importanza di mantenere forti i legami tra i nostri due Paesi. L’ambasciatore continua a incontrarsi e dialogare con una serie di leader politici italiani per uno scambio di opinioni su questioni di reciproco interesse». Su Twitter Matteo Salvini, 45 anni, insieme a Massimiliano Fedriga, 38 anni, candidato alla guida del Friuli-venezia Giulia, in una foto postata sul profilo Twitter del leader della Lega
Non sono però stati resi noti altri incontri o altre date. E resta il fatto che nei palazzi della politica il timing dell’incontro con Salvini sia suonato come un endorsement. Di sicuro il leader della Lega ha in questo momento ottimi rapporti sia con il Cremlino che con la Casa Bianca: è da sempre un sostenitore delle politiche di Trump come di Putin. La grande distanza è con l’establishment dell’unione europea. Di sicuro si sarà parlato anche dei dazi che Trump vuole imporre al commercio internazionale di materie prime americane come l’acciaio: la Cina sta ricalibrando le sue politiche per mitigare la minaccia, la Ue spera di restarne esente.
A margine del vertice del centrodestra ieri Salvini ha annunciato l’accordo con gli alleati sulla Regione Friuli-venezia Giulia: «Massimiliano Fedriga sarà il prossimo presidente». Cade quindi la candidatura dell’azzurro Renzo Tondo, sacrificato nella partita delle presidenze delle Camere.