«Eccitato dalle vostre elezioni Così continua la rivoluzione, fate un passo fuori dalla Ue»
Farage: incontrai Casaleggio, volevo lo Ukip come M5S
LONDRA «Scusate, mi puzzano le mani di pesce, ho appena finito di tirarlo nel Tamigi da una barca di fronte a Westminster. Vado a lavarmi». Mr Brexit non ha perso il gusto delle provocazioni: era a una protesta contro i diritti di pesca concessi agli europei. Nigel Farage, l’uomo che più di tutti ha contribuito a portare la Gran Bretagna fuori dalla Ue, ha lasciato dopo il referendum del 2016 la guida dello Ukip: ma ora è pronto a tornare nella mischia, perché sente il vento soffiare nelle vele. Anche grazie alle elezioni italiane.
«Quel trend avviato dalla Brexit e dall’elezione di Trump non è finito, è appena cominciato: lo abbiamo visto ora col voto in Italia — proclama di fronte ai giornalisti al club della stampa estera —. I giorni dell’unione europa sono contati: ci vorranno cinque, dieci anni, ma sono contati. La rivoluzione del 2016 sta continuando: e io sono molto eccitato».
Farage fa continui riferimenti all’italia e ai Cinque Stelle, il cui successo «è un voto per il cambiamento». «Non so in che direzione andranno adesso — dice rispondendo a una domanda del Corriere — ora che hanno un nuovo leader in Di Maio e dopo la scomparsa di Gian Roberto Casaleggio e il passo indietro di Grillo. Ma so che Beppe è sempre stato solidamente euroscettico a proposito dell’euro e penso che dovrebbero spingere in quella direzione. I 5 Stelle devono decidere quanto radicali vogliono essere: e comunque l’italia si è unita alla moneta sbagliata. Non dico che queste elezioni vi porteranno direttamente fuori dall’unione europea, ma sono un passo importante in quella direzione».
Si capisce che il M5S è da tempo la fonte di ispirazione di Mr Brexit: «Prima del nostro referendum — rivela — sono venuto a Milano a incontrare Casaleggio senior: volevo trasformare lo Ukip nell’equivalente britannico dei Cinque Stelle, ma il mio partito non ha voluto farlo. È stato un enorme errore e per questo me ne sono andato».
Ma in ogni modo Casaleggio «aveva capito che il mondo è cambiato e che i partiti devono cambiare: il futuro è
Il ruolo di Di Maio «Con Di Maio leader i 5 Stelle scelgano quanto radicali essere sull’euroscetticismo»
Prima del voto su Brexit a Milano parlai con Gianroberto Ma i miei dissero no alla riforma del partito: fu un errore e mi dimisi
della democrazia diretta».
Sul fronte interno a Farage fremono le mani: «Se non otteniamo la Brexit per cui abbiamo votato — dice — tornerò sulla prima linea della vita politica britannica. Fondare un nuovo partito? Non so , vedremo…», ridacchia.
Ciò che lo inquieta è il periodo di transizione appena concordato fra Londra e Bruxelles: «Sono deluso che ci sia questa dilazione e soprattutto sono molto deluso che la libertà di movimento continui fino alla fine del 2020. La May con questa transizione sta solo menando il can per l’aia: e questo distrugge la fiducia nel processo democratico. Ci vorranno almeno sei anni dal referendum prima che riprendiamo il controllo dei nostri confini. Stiamo andando verso l’apparenza di una Brexit: ma per quanto si provi a frustrarla o a rallentarla, sono certo che oggi l’umore della gente è molto più favorevole all’uscita dalla Ue che non al momento del referendum di due anni fa».