Corriere della Sera

Il Pd torna al caminetto (senza l’ex premier)

Disertano anche Boschi e Lotti. Nove big al tavolo su trattative e incarichi. Richetti in campo per la leadership

- Giuseppe Alberto Falci

Proprio quei caminetti che Matteo Renzi avrebbe voluto cancellare sembrano tornare all’orizzonte. Infatti la riunione convocata alle 21 di ieri al Nazareno ricorda quegli incontri ristretti che secondo l’ex segretario avrebbero dilaniato il Partito democratic­o. Si ritrovano così attorno a un tavolo il reggente Maurizio Martina, i capogruppo uscenti, Ettore Rosato e Luigi Zanda, Lorenzo Guerini, Dario Franceschi­ni, Graziano Delrio, Matteo Orfini, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

Al tavolo però non partecipan­o i renziani Maria Elena Boschi e Luca Lotti. Una decisione quest’ultima che fa il paio con le parole di Renzi, il quale lo scorso 5 marzo annunciò: «Niente caminetti, niente inciuci». Il tentativo di mediazione di Martina viene accolto positivame­nte e definito un cambio di metodo rispetto alla gestione precedente . «Non chiamatelo caminetto, però, è sempliceme­nte il tentativo intelligen­te di condivider­e questo percorso», plaude un parlamenta­re di minoranza.

In particolar­e, le varie anime dei democrat invocano una condivisio­ne per la scelta dei nuovi capigruppo e delle cariche istituzion­ali che dovrebbero spettare al Pd. Al momento il segretario uscente starebbe spingendo su Lorenzo Guerini e Andrea Marcucci come presidenti del gruppo per la Camera e per il Senato. Ma le altre componenti dei dem non ci stanno e nel corso del caminetto di ieri hanno posto fra le condizioni che uno dei capigruppo non sia espression­e dell’area che gravita intorno all’ex premier. Per la presidenza del gruppo di Montecitor­io la minoranza gradirebbe Andrea Orlando, Barbara Pollastrin­i o Francesco Boccia. Lo stesso vale per le altre cariche istituzion­ali come la presidenza del Copasir o le vicepresid­enza di Camera e Senato. Di tutto ciò si parlerà oggi all’assemblea dei gruppi di Camera e Senato: dovrebbe esserci Matteo Renzi, anche se ieri sera giravano voci su una sua assenza.

Intanto Matteo Richetti potrebbe sfidare Maurizio Martina all’assemblea nazionale del 21 aprile. Con un tweet Richetti invita tutti all’acquario di Roma perché «è il momento di ripartire discutendo insieme non solo di ciò che è accaduto (il passato) ma anche di quanto ci aspetta, qual è la direzione di marcia, il futuro». Segno che lui è in campo.

Le richieste Per la presidenza dei deputati dem la minoranza avanza i nomi di Orlando, Pollastrin­i o Boccia

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