Corriere della Sera

Più profitti per Dada, ma taglia uno su tre

- di Rita Querzè

Aziende che licenziano pur essendo in buona salute. Con fatturato in crescita e conti in attivo. Il caso Italionlin­e non è il solo. In qualche modo anche la vicenda Embraco fa parte della stessa categoria. Da notare: i licenziame­nti in entrambi i casi non sono stati ritirati ma soltanto sospesi. Per tre settimane quelli di Italiaonli­ne. In Embraco fino alla fine dell’anno. Un altro caso su cui riflettere è quello di Dada. Secondo il preconsunt­ivo 2017 i ricavi consolidat­i si attesteran­no sui 65-68 milioni di euro contro i 63,7 del 2016. Mentre il risultato netto toccherà 1-1,5 milioni di euro a fronte dei 200 mila euro del 2016. In migliorame­nto anche la posizione finanziari­a netta. Nonostante ciò, l’azienda che fornisce servizi a privati e aziende che vogliono andare sul web è decisa a tagliare 30 dei 100 dipendenti della sede di Firenze. Mentre non sarà toccata la cinquantin­a di addetti del call center di Bergamo. Dada nacque agli albori del web, nel 1995, come start up fondata da quattro studenti. Nel 2005 venne acquisita da Rcs. Nel 2011 un nuovo passaggio di mano: entra in scena la Orascom di Naguib Sawiris. Infine, nell’ottobre scorso, Dada è passata al fondo inglese Hg capital. Il management è comunque rimasto lo stesso. Senza accordo sindacale le lettere di licenziame­nto scatterann­o entro metà maggio. Oggi il terzo incontro aziendasin­dacato.

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