Corriere della Sera

Al Mondiale non vedremo i fuoriclass­e Dybala e Icardi

Obiettivo: superare lo choc d’essere fuori da Russia 2018

- di Mario Sconcerti e Paolo Tomaselli Bocci

Può il Mondiale di calcio restare orfano di due fuoriclass­e come Dybala e Icardi? Pare di sì, stando alle scelte annunciate dal c.t. dell’argentina, Sampaoli. E stasera la nazionale di Messi affronta in amichevole l’italia di Di Biagio, che torna in campo dopo l’eliminazio­ne con la Svezia.

d Buffon 1 Non sono un problema e non lo sarò mai: in questi mesi sono state dette cose fuori dalla grazia di Dio

MANCHESTER Contro quel diavolo di Messi per scacciare i giganti che si allungano sulla sua panchina, da Ancelotti a Conte, da Mancini a Ranieri. Gigi Di Biagio non ha un curriculum nobile ma da giocatore, prima nella Roma e poi nell’inter, sa come si vivono certe serate.

Argentina-italia è molto più di una amichevole. In gioco il destino di questo allenatore romano, figlio della Federazion­e, uomo di campo, silenzioso e pronto a giocarsela. «L’emozione non la sento, anche perché ho lavorato duro. So che sarà una notte importante per me, ma non sono cambiato, faccio sempre le stesse cose e mi interessa che i ragazzi trasferisc­ano in campo quanto abbiamo provato». Soprattutt­o l’orgoglio di una squadra che, sbattuta fuori dal Mondiale a distanza di sessant’anni dall’ultima volta, deve dare un segnale di rinascita.

Comincia stasera nello stadio del City, davanti a 40 mila spettatori e magari al maestro Guardiola, il percorso di espiazione con le grandi Nazionali. E proseguirà martedì a Wembley con l’inghilterr­a e a giugno con la Francia a Nizza e l’olanda a Torino, nella notte del probabile addio al calcio giocato di Gianluigi Buffon. «Dobbiamo prepararci per il nostro mini Mondiale», dice il c.t. Una specie di calvario che gli azzurri affrontano con il sorriso anche se non mancano le risposte piccate dopo le accuse sguaiate di Raiola. «Mino lo conosco da 25 anni, quello che dice è irrilevant­e. Certe cose fanno parte del nostro lavoro. Ho letto e due secondi dopo mi sono messo a lavorare», fa sapere l’allenatore. Buffon è più articolato e più duro nelle risposte anche perché le critiche all’epilogo azzurro del portierone si sono dilatate e non limitate al manager di Donnarumma: «Il mio ruolo è aggregante, ho sempre pensato con il noi prima che con l’io. Ho chiarito con Di Biagio che non volevo venire per fare una passerella ma per essere utile nello spogliatoi­o. Ho 40 anni e sono sempre il portiere titolare della Juve che non è proprio una squadra di quinta fascia... Mi hanno fatto piacere le parole di Capello sul Corriere, siamo uno strano Paese: mi attaccano ma sono qui dal ’93 e dalla Under 15 in avanti ho preso sette medaglie, tre d’oro. Non sono un problema e non lo sarò mai. Sono state dette e scritte cose fuori dalla grazia di Dio». Perché Gigi, a fine stagione, smetterà con il calcio giocato: «Sono arrivato

L’italia riparte con l’argentina In gioco anche il destino di Di Biagio «Sarà una notte importante per me»

d Buffon 2 Sono arrivato in Vespa e vado via a piedi. La macchina me la dà la Juve. Un piacere le parole di Capello

in vespa e vado via a piedi visto che la macchina me la dà la Juventus. Come me lo immagino l’addio? Una serata felice, serena, sobria. Ora però sono concentrat­o sul presente. Messi o Ronaldo? Diversi. Leo più completo, Cristiano un killer».

Il clima è sereno, la squadra concentrat­a. Di Biagio indica la strada: «Non dobbiamo più parlare del Mondiale fallito. È il momento di andare avanti. Anch’io da giocatore in Nazionale ho avuto momenti difficili (ha sbagliato il rigore decisivo nei quarti del Mondiale ’98 contro la Francia, ndr) ma non mi sono fermato. Deve essere così anche stavolta». Da qualche parte bisogna ripartire. Serve una bella dose di umiltà, in una partita in ogni caso scomoda: una vittoria non cancellere­bbe la delusione, la sconfitta ci farebbe sprofondar­e. «Il faccia a faccia con l’argentina è proibitivo. La mia speranza è che l’italia giochi senza paura e lo faccia nella metà campo avversaria». Almeno per ritrovare l’orgoglio perduto.

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 ??  ?? I giocatori dell’argentina Paulo Dybala, 24 anni, Mauro Icardi, 25, e Lionel Messi, 30, durante il riscaldame­nto prima della partita contro l’uruguay
I giocatori dell’argentina Paulo Dybala, 24 anni, Mauro Icardi, 25, e Lionel Messi, 30, durante il riscaldame­nto prima della partita contro l’uruguay
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I giocatori azzurri alla scoperta del terreno di gioco dell’etihad Stadium, la casa del Manchester City. In questo stadio stasera l’italia affronterà l’argentina in una amichevole di lusso, la partita che segna l’esordio sulla panchina della...
(Action Images) In campo I giocatori azzurri alla scoperta del terreno di gioco dell’etihad Stadium, la casa del Manchester City. In questo stadio stasera l’italia affronterà l’argentina in una amichevole di lusso, la partita che segna l’esordio sulla panchina della...

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