Corriere della Sera

I poliziotti avranno il taser

L’arma elettrica che immobilizz­a le persone. Via alla sperimenta­zione in sei città

- di Fiorenza Sarzanini

ROMA Il via libera è arrivato, già deciso l’elenco delle questure. Parte la sperimenta­zione della pistola elettrica taser, che serve a immobilizz­are le persone con una scossa e consente di avere un’alternativ­a al manganello e soprattutt­o alle armi da fuoco. Si comincia a Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia. La circolare firmata dal capo della direzione anticrimin­e è partita il 20 marzo. Appena i poliziotti avranno misurato gli effetti del dispositiv­o e soprattutt­o testato l’utilizzo si andrà a regime in tutta Italia. Una procedura che coinvolge anche i carabinier­i.

Il puntatore laser

Già dal 2014 era stata valutata la possibilit­à di questa nuova dotazione per le forze dell’ordine, soprattutt­o per chi è impiegato nei servizi di ordine pubblico. Ma soltanto negli ultimi mesi si è arrivati a una soluzione condivisa con i sindacati che si erano molto spesi per ottenere la pistola «per essere al passo con le polizie di tutta Europa».

Agli inizi di gennaio si è dunque scelto il modello da usare. Il taser di dotazione sarà l’«x2 con scarica elettrica ad intensità regolare con durata controllat­a di 5 secondi; sistema di mira con doppio puntatore laser, uno per ogni dardo; possibilit­à di colpire il bersaglio fino a 7 metri di distanza; colpo di riserva, quindi se si dovesse mancare il bersaglio sarà possibile sparare nuovamente senza dover per forza caricare il taser manualment­e».

Inoltre «ogni operatore avrà sulla propria divisa una particolar­e telecamera a colori ad alta definizion­e — dotata anche di visione notturna — che si accende automatica­mente non appena viene tolta la sicura dell’arma, così da controllar­ne l’operato».

Il fermo dei sospetti

La richiesta di utilizzare il taser era stata presentata dagli agenti «per evitare colluttazi­oni con i fermati». Sono stati fatti numerosi incontri con i funzionari al vertice del dipartimen­to guidati dal capo della polizia Franco Gabrielli che lo hanno ritenuto uno strumento efficace «per ridurre gli interventi corpo a corpo», ma anche «per fronteggia­re le aggression­i in cui ogni giorno vengono coinvolti poliziotti, carabinier­i e militari». Non a caso sono state studiate le linee guida che tutti dovranno seguire e soprattutt­o si è decisa la sperimenta­zione.

La circolare diramata il 20 marzo scorso dal prefetto Vittorio Rizzi, conferma gli accordi presi e indica alla direzione logistica e all’ufficio per il coordiname­nto e la pianificaz­ione delle forze dell’ordine la decisione di procedere. La scelta delle questure prevede di sperimenta­re la nuova arma in realtà diverse che comprendon­o città caratteriz­zate dalla delinquenz­a di tipo comune, ma anche quelle del Sud dove più alta è invece l’incidenza della criminalit­à organizzat­a. ● Azionato, il taser proietta due piccoli dardi, con traiettori­e non parallele: i dardi sono collegati tramite dei fili elettrici al resto del dispositiv­o, che produce una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevi impulsi

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Oltraggiat­a La pulizia della stele in via Fani che ricorda la scorta di Moro
 ??  ?? Che cos’è ● Il taser è un’arma che genera una scossa elettrica per rendere inoffensiv­a una persona e immobilizz­arla
Che cos’è ● Il taser è un’arma che genera una scossa elettrica per rendere inoffensiv­a una persona e immobilizz­arla

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