Corriere della Sera

Una minaccia alle esportazio­ni E i mercati si spaventano

- di Giuseppe Sarcina

La prima risposta concreta è quella delle Borse. Ieri a Wall Street l’indice principale, il Dow Jones, ha chiuso in rosso: -2,9%. Male anche il Nasdaq, il listino tecnologic­o: -2,4%. Il ribasso ha investito le piazze europee. Da Francofort­e (-1,7%) a Milano (-1,8%). L’attacco commercial­e di Donald Trump alla Cina destabiliz­za il mondo di finanza e impresa. Per un motivo molto semplice. Il neoprotezi­onismo del presidente americano si concentra solo sulla colonna dell’import. Probabilme­nte perché il suo obiettivo politico è tutelare filiere industrial­i e territori che costituisc­ono il nerbo del suo bacino elettorale. Oppure per tatticismo, perché ritiene di poter spingere i concorrent­i, la Cina e non solo, a negoziare ragioni di scambio più favorevoli per gli Stati Uniti. C’è un primo ragionamen­to interno all’economia e alla politica americana. Ci sono alcune imprese che esultano, come la Lockheed Martin afflitta dalla concorrenz­a aerospazia­le cinese, oppure la Whirlpool assillata dai frigorifer­i sudcoreani.

I principali esportator­i di merce americane in Cina, invece, sono in allarme. Per esempio tutto l’agroalimen­tare della soia, radicato in Pennsylvan­ia, Kansas, Iowa, Nebraska. Per inciso, tutti Stati dove Trump ha vinto nel novembre 2016. La contabilit­à della finanza, però, è mondiale. Gli Stati Uniti coprono circa l’11,8% delle esportazio­ni totali; la Cina il 17%. La guerra commercial­e tra Washington e Pechino mette a rischio quasi un terzo delle merci che girano per il globo. Alle misure di Trump seguirà una reazione di Xi Jinping. La grandezza dei numeri dimostra che non sarà una faccenda privata. I contraccol­pi sull’economia mondiale sono imprevedib­ili. Gli organismi internazio­nali, come il Fmi, avvertono che la crescita complessiv­a potrebbe essere frenata. L’ex premier canadese Pierre Trudeau, padre di Justin, diceva che essere vicini degli Usa è come dormire nello stesso letto con un elefante. Ora questo vale per tutti i Paesi della Terra. E gli elefanti sono due: Cina e Usa. Le Borse prendono nota.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy