Corriere della Sera

Architettu­ra, musica, moda Sampa, l’altra capitale

È l’alpha city del Brasile e cambia sempre: i nuovi distretti L’ultimo (maxi) dipinto di Toulouse Lautrec e ristoranti «aerei»

- Fabrizio Guglielmin­i

C amminando lungo Avenida Paulista, la Quinta strada di San Paolo, i grattaciel­i lasciano spazio alle travi rosso fuoco del Museo di Arte Moderna-masp progettato da Lina Bo Bardi, l’architetto che ebbe un ruolo fondamenta­le nel rinnovamen­to dell’architettu­ra sudamerica­na nel ‘900. È la sintesi di una metropoli da 11 milioni e mezzo di abitanti (20 con la Regione Metropolit­ana) che fa convivere il ruolo di motore finanziari­o del Brasile con quello di città di riferiment­o culturale per l’arte, la musica e la moda.

«San Paolo non è la capitale del Brasile ma è come se lo fosse» ci dice Cèsar, il nostro ospite, mentre ci indica i punti più vivaci di Vila Madalena, un quartiere nella zona occidental­e, famoso per la vita notturna e per le sue gallerie d’arte e atelier, ma anche per i negozi di design e i gourmet store. Sempre nel distretto di Pinheiros (dove si è sviluppata Vila Madalena), uno degli indirizzi più interessan­ti è quello dell’istituto intitolato all’artista giapponese Tomie Ohtake (Av. Brg. Faria Lima, 201 - institutot­omieohtake. org.br) scomparsa nel 2015 a 101 anni dopo aver partecipat­o a venti Biennali in tutto il mondo: le sue principali opere astratte sono conservate qui. Per cenare, il ristorante Consulado Mineiro è un’istituzion­e per l’atmosfera e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. «Mineiro» perché i piatti richiamano le diete dei minatori di un tempo, cioè la cucina più umile e gustosa (Praça Benedito Calixto 74, consuladom­ineiro.com.br e altri due locali a San Paolo). Sempre a Madalena, il Beco de Aprendiz e il Beco de Batman sono due vicoli famosi per la street art paulista.

Sampa, come la chiamano i residenti, è un’alpha city, mega centri urbani che nel network globale hanno un peso importante, ed è tradiziona­lmente «opposta» a Rio; ma per un viaggiator­e le due città sono complement­ari per capire il Brasile urbano. Buone le notizie sul fronte della sicurezza a San Paolo: secondo Robert Muggah direttore ricerche del think tank Igarapé Institute (per il World Economic Forum Latin America igarape.org.br) negli ultimi dieci anni la riorganizz­azione della polizia locale e altri VENEZUELA COLOMBIA PERÙ BOLIVIA Oceano Atlantico Belém San Paolo PARAG. ARGENTINA URUG. Porto Alegre

Fortaleza Rio de Janeiro interventi sociali hanno fatto diminuire il tasso di criminalit­à di cinque volte. «Ma nonostante il successo — dice Muggah — questo aspetto non è stato rilanciato dalla stampa internazio­nale».

Edificio Italia, nel downtown finanziari­o, è la bandiera della storica presenza italiana: al suo interno atmosfere anni 50-60, archivi letterari, dipinti di artisti del 900 e soprattutt­o una vista panoramica a 360 gradi dalle terrazze al 41mo piano del ristorante (www.edificioit­alia.com.br). A partire da qui (Metro Republica) si diramano i quartiere di Se, Consolação, Bela Vista e Liberdade, quest’ultimo enclave della comunità giapponese che conta 1,5 milioni di persone. Fra Consolação (una delle zone di pregio) e Baixa Augusta, diverse strade intorno a rua Augusta offrono molte opzioni per passare la serata fra ristoranti, cinema e discoteche, compresi i celebri boteco, locali tuttofare aperti fino a notte fonda. Spostandos­i nella residenzia­le Vila Olimpia (nella zona sud della città) il Wood’s Bar (www.woodsbar.com.br) presenta ottima musica brasiliana live, dalla nu-bossa all’elettronic­a.

Le dimensioni della città impongono scelte e se si hanno pochi giorni a disposizio­ne altre tappe sono imperdibil­i: il Museo della cultura afro-brasiliana e il parco che lo ospita, Ibirapuera Park. Con ingresso gratuito è una Città kolossal Una veduta dell’avenida Paulista, cuore di San Paolo, zona ad alta concentraz­ione di shopping, locali e ristoranti distesa di verde di 150 ettari dove quasi tutti gli edifici sono stati progettati da Oscar Niemeyer. Il Museu Afro Brasil (www.museuafrob­rasil.org.br) va ben oltre il suo ruolo e incrocia antropolog­ia, sociologia, storia e attraverso 6mila pezzi (dal colonialis­mo a tutta la ritualità di Bahia) rimettendo in primo piano il ruolo che gli africani deportati e schiavizza­ti hanno avuto nella costituzio­ne della società brasiliana (Parque Ibirapuera, Av. Cabral Vila Mariana +55.11.33208900) ed esponendo tutta la produzione artistica

Da scoprire

L’istituto intitolato a Tomie Ohtake, artista giapponese scomparsa a 101 anni

Sicurezza

Polizia riorganizz­ata e interventi sociali: il tasso di criminalit­à è diminuito di 5 volte

contempora­nea ispirata o legata alle culture afrobrasil­iane.

Si ritorna al punto di partenza, sull’avenida Paulista, per l’inconfondi­bile profilo rosso-grigio del Masp, il Museo d’arte che possiede una collezione di livello internazio­nale compreso l’ultimo olio di grandi dimensioni dipinto da Toulouse Lautrec, oltre a una raccolta di arte rinascimen­tale e alcuni Modigliani. Il capitolo sicurezza va tenuto presente: se Rio sta vivendo l’ennesima presenza di militari nelle sue strade, a San Paolo sono richieste le attenzioni di rito per le grandi città sudamerica­ne: taxi nelle ore notturne e verificare sempre la sicurezza del quartiere che si vuole visitare. Dopo tanti anni di musica tropicalis­ta (e il ruolo da ministro della Cultura) la chiosa sul Brasile 2018 la tenta col suo trio Trinca de Ases Gilberto Gil che indica come figura esemplare (più per i suoi concittadi­ni che per i politici) quella di Ulysses Guimaraes, l’uomo che trent’anni fa traghettò il Brasile fuori dalla dittatura, riferiment­o etico per una nuova classe politica che ancora fatica ad emergere.

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