Lo «scialapopolo» per riscoprire la pasta
Novità della manifestazione: sei momenti per degustare le specialità della tradizione italiana
Nel corso dell’edizione napoletana di Cibo a Regola d’arte, lo «scialapopolo» era uno dei momenti più amati. E così le pause «gourmet» realizzate con il supporto di Garofalo, tra i main sponsor della kermesse, tornano anche quest’anno. Sei, dunque, i momenti tra domani e domenica in cui il pastificio si racconterà offrendo al pubblico altrettante degustazioni di pasta. «Scialapopolo — spiega Emidio Mansi, direttore commerciale del pastificio gragnanese — è un modo di dire napoletano che indica il gesto di regalare il cibo per dare a tutti la possibilità di mangiare. Insomma, abbiamo cercato di essere coerenti con il tema del cibo democratico. Ogni “scialapopolo” sarà un momento in cui, dopo aver tanto sentito parlare di cibo, lo si potrà anche piacevolmente assaporare». Nell’area lounge dell’unicredit Pavilion sia sabato che domenica alle 13.30, alle 17.30 e alle 20 si gusteranno: boccole con sugo di calamari e carciofi; gnocchi sardi con bacon, ricotta di pecora e agrumi; caserecce integrali con cicoria saltata e pecorino romano; ditaloni rigati in zuppa di fagioli borlotti e crosta di parmigiano; gramigna con salsiccia e crema di peperoni; e mafalde integrali con ceci e baccalà.
Alla scoperta della pasta, dunque, così come quella integrale al forno che sarà degustata stasera al termine della masterclass di Niko Romito. «Ci diverte molto l’idea che Niko abbia scelto di preparare per la degustazione le mezze maniche. Noi siamo stati i primi a fare una pasta con il chicco intero bio di qualità, trafilata al bronzo. La pasta integrale, insomma, non è qualcosa di punitivo, solo un pasta Garofalo dal gusto diverso».