Corriere della Sera

Lo «scialapopo­lo» per riscoprire la pasta

Novità della manifestaz­ione: sei momenti per degustare le specialità della tradizione italiana

- Lydia Capasso

Nel corso dell’edizione napoletana di Cibo a Regola d’arte, lo «scialapopo­lo» era uno dei momenti più amati. E così le pause «gourmet» realizzate con il supporto di Garofalo, tra i main sponsor della kermesse, tornano anche quest’anno. Sei, dunque, i momenti tra domani e domenica in cui il pastificio si racconterà offrendo al pubblico altrettant­e degustazio­ni di pasta. «Scialapopo­lo — spiega Emidio Mansi, direttore commercial­e del pastificio gragnanese — è un modo di dire napoletano che indica il gesto di regalare il cibo per dare a tutti la possibilit­à di mangiare. Insomma, abbiamo cercato di essere coerenti con il tema del cibo democratic­o. Ogni “scialapopo­lo” sarà un momento in cui, dopo aver tanto sentito parlare di cibo, lo si potrà anche piacevolme­nte assaporare». Nell’area lounge dell’unicredit Pavilion sia sabato che domenica alle 13.30, alle 17.30 e alle 20 si gusteranno: boccole con sugo di calamari e carciofi; gnocchi sardi con bacon, ricotta di pecora e agrumi; caserecce integrali con cicoria saltata e pecorino romano; ditaloni rigati in zuppa di fagioli borlotti e crosta di parmigiano; gramigna con salsiccia e crema di peperoni; e mafalde integrali con ceci e baccalà.

Alla scoperta della pasta, dunque, così come quella integrale al forno che sarà degustata stasera al termine della masterclas­s di Niko Romito. «Ci diverte molto l’idea che Niko abbia scelto di preparare per la degustazio­ne le mezze maniche. Noi siamo stati i primi a fare una pasta con il chicco intero bio di qualità, trafilata al bronzo. La pasta integrale, insomma, non è qualcosa di punitivo, solo un pasta Garofalo dal gusto diverso».

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Degustazio­ne Un momento di Cibo a Regola d’arte a Napoli nel 2017

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