Il maggiordomo digitale di Google arriva in anticipo e parla italiano
Era atteso ed è arrivato, in anticipo sulle previsioni: Google Home è disponibile in Italia e ora parla la nostra lingua. Che cos’è? È uno «smart speaker», un altoparlante senza fili dotato di microfoni per ascoltare comandi vocali e rispondere. Il suo cervello è l’assistente Google, il maggiordomo digitale che l’anno scorso è sbarcato sugli smartphone Android italiani (e più di recente anche sull’iphone). Un sistema di intelligenza artificiale che risponde a quesiti e curiosità ma serve anche per la domotica, come centro di controllo della casa smart.
Abbiamo provato diversi scenari di utilizzo nell’appartamento che Google ha allestito a Milano. Nel salotto ad esempio Home può far partire una playlist musicale o gestire una serie su Netflix (play, pausa, esci). Può accendere, abbassare o spegnere le luci Philips Hue. O ancora può controllare il riscaldamento di un termostato connesso in rete. In cucina, Home si può usare per sentire la radio preferita ma anche per ottenere informazioni sulle calorie di un cibo e per aggiornare la lista della spesa. In camera da letto, la funzione «La mia giornata» propone, dopo il risveglio, gli appuntamenti in calendario e legge le notizie del Corriere della Sera, una delle prime testate italiane ad attivare questa funzionalità su Home. Nello studio, infine, si può usare per aiutare i figli con le ricerche sul web ma anche per un gioco a quiz in famiglia: non manca infatti una parte più ludica e conversazionale, con la capacità di raccontare barzellette o pescare una curiosità a caso dal web.
Il sistema non è ancora a prova di errori e incomprensioni. Inoltre il comando di attivazione «Ok Google» va in conflitto con smartphone e altri smart device attivi in casa. I progressi sono però rapidi e questi dispositivi, compresi i rivali Amazon Echo e Apple Homepod (entrambi non ancora arrivati da noi), potrebbero trovare spazio anche in Italia, così come hanno fatto in milioni di case americane. Secondo una ricerca dell’agenzia Find il 75% degli italiani che usa Internet infatti sarebbe «interessato a dotarsi di uno smart speaker» (un italiano su 4 «molto interessato»).
Secondo Marco Loguercio, fondatore di Find, «di base gli assistenti digitali sanno svolgere poche funzioni: fornire previsioni del tempo, l’orario, convertire pesi e misure, cercare informazioni online. La loro portata, come con le app per gli smartphone, si amplia quanto più i produttori riescono a creare attorno un ecosistema che coinvolga aziende, istituzioni, il sistema educativo. In Italia questo ecosistema sta nascendo soltanto ora». Google Home sarà in vendita, online o nelle catene di elettronica, dal 27 marzo, in versione standard (149 euro) o in quella Mini (59 euro). Siete preoccupati per la privacy? Potete disattivare il microfono. Ma il vostro speaker così non sarà più smart. E neanche più utile.