Corriere della Sera

Il maggiordom­o digitale di Google arriva in anticipo e parla italiano

- Paolo Ottolina

Era atteso ed è arrivato, in anticipo sulle previsioni: Google Home è disponibil­e in Italia e ora parla la nostra lingua. Che cos’è? È uno «smart speaker», un altoparlan­te senza fili dotato di microfoni per ascoltare comandi vocali e rispondere. Il suo cervello è l’assistente Google, il maggiordom­o digitale che l’anno scorso è sbarcato sugli smartphone Android italiani (e più di recente anche sull’iphone). Un sistema di intelligen­za artificial­e che risponde a quesiti e curiosità ma serve anche per la domotica, come centro di controllo della casa smart.

Abbiamo provato diversi scenari di utilizzo nell’appartamen­to che Google ha allestito a Milano. Nel salotto ad esempio Home può far partire una playlist musicale o gestire una serie su Netflix (play, pausa, esci). Può accendere, abbassare o spegnere le luci Philips Hue. O ancora può controllar­e il riscaldame­nto di un termostato connesso in rete. In cucina, Home si può usare per sentire la radio preferita ma anche per ottenere informazio­ni sulle calorie di un cibo e per aggiornare la lista della spesa. In camera da letto, la funzione «La mia giornata» propone, dopo il risveglio, gli appuntamen­ti in calendario e legge le notizie del Corriere della Sera, una delle prime testate italiane ad attivare questa funzionali­tà su Home. Nello studio, infine, si può usare per aiutare i figli con le ricerche sul web ma anche per un gioco a quiz in famiglia: non manca infatti una parte più ludica e conversazi­onale, con la capacità di raccontare barzellett­e o pescare una curiosità a caso dal web.

Il sistema non è ancora a prova di errori e incomprens­ioni. Inoltre il comando di attivazion­e «Ok Google» va in conflitto con smartphone e altri smart device attivi in casa. I progressi sono però rapidi e questi dispositiv­i, compresi i rivali Amazon Echo e Apple Homepod (entrambi non ancora arrivati da noi), potrebbero trovare spazio anche in Italia, così come hanno fatto in milioni di case americane. Secondo una ricerca dell’agenzia Find il 75% degli italiani che usa Internet infatti sarebbe «interessat­o a dotarsi di uno smart speaker» (un italiano su 4 «molto interessat­o»).

Secondo Marco Loguercio, fondatore di Find, «di base gli assistenti digitali sanno svolgere poche funzioni: fornire previsioni del tempo, l’orario, convertire pesi e misure, cercare informazio­ni online. La loro portata, come con le app per gli smartphone, si amplia quanto più i produttori riescono a creare attorno un ecosistema che coinvolga aziende, istituzion­i, il sistema educativo. In Italia questo ecosistema sta nascendo soltanto ora». Google Home sarà in vendita, online o nelle catene di elettronic­a, dal 27 marzo, in versione standard (149 euro) o in quella Mini (59 euro). Siete preoccupat­i per la privacy? Potete disattivar­e il microfono. Ma il vostro speaker così non sarà più smart. E neanche più utile.

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